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“Waterloo”, l’avvocato Ahmed ha reso dichiarazioni spontanee

Il legale dell'imprenditore Marco Campione prende le distanze, rende ai magistrati dichiarazioni spontanee e rinuncia al suo mandato

Di Gaetano Ravanà |

L’avvocato Omar Giampaolo Mohamed Ahmed, 42 anni, ex difensore e collaboratore dal 2013 dell’ex patron di “Girgenti Acque”, l’imprenditore Marco Campione, si è presentato in Procura, ad Agrigento, e ha reso delle dichiarazioni spontanee ai magistrati impegnati nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Waterloo” che ruota intorno alla gestione di “Girgenti Acque”. L’avvocato, già a capo dell’Ufficio legale di “Girgenti Acque”, tra l’altro, secondo quanto trapelato, ha dichiarato: “Sono creditore di Campione di oltre 170mila euro, in parte compensati con una fornitura di materiale elettrico di 50mila euro per la mia villa. Sono testimone e autore di un sistema di controllo dei dipendenti che sono stati tutti monitorati per verificare se avessero i requisiti di integrità morale per lavorare alle dipendenze di Campione. Contattai a tal fine un investigatore privato, pagato poi intorno ai 30-35 euro a pratica. I raccomandati di turno da parte di Campione erano comunque costretti a lavorare anche se credevano di prendersi lo stipendio senza faticare. Ho consigliato a Campione, dopo l’arresto, di mettersi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Lui fece una scelta diversa ascoltando il consiglio di altri difensori. Gli voglio bene, ma di lui non mi fido più”.

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