Agrigento
Va al cimitero e non trova più la tomba
Canicattì – Una donna va al cimitero per una visita alla tomba dei nonni e scopre, che le salme in quel posto non c’erano più. Rimosse dai loculi all’insaputa dei familiari, secondo quanto dagli stessi sostenuto, e deposte in un’altra parte del camposanto, nell’ossario comunale.
Motivo: era scaduta la concessione. Incredula si è rivolta ai carabinieri per denunciare l’accaduto. Teatro dell’incredibile vicenda il cimitero comunale di Canicattì. Ieri mattina una canicattinese, in compagnia del marito, in concomitanza con l’inizio delle giornate dedicate alla commemorazione dei defunti, si è recata al camposanto, per portare un fiore ai propri cari. Con sua grandissima sorpresa avrebbe trovato altri defunti al posto delle salme dei nonni. Dopo un momento di comprensibile smarrimento, ha creduto di avere sbagliato area del cimitero. Subito ripresasi e sicura di essere nel posto giusto, senza pensarci due volte, ha chiamato il 112 per denunciare, che erano spariti i resti dei nonni dalla tomba. La segnalazione è stata girata anche agli agenti della Polizia municipale. Sono bastate poche indagini agli uomini in divisa per accertare ogni cosa. Era stato deciso per lo spostamento dei resti di quei defunti, così come da regolamento cimiteriale, perché era scaduta la concessione. Per mesi nessuno sarebbe intervenuto a rinnovare la concessione. Da qui la decisione degli uffici cimiteriali di procedere alla rimozione e trasferimento delle salme in una zona comune del camposanto. Secondo la canicattinese però si tratterebbe di una vicenda davvero assurda, prima di tutto perché la rimozione sarebbe avvenuta senza avvisare in alcun modo i familiari, che ne erano totalmente all’oscuro, tant’è vero, che la stessa si è recata al cimitero. Da quanto si è appreso informato del fatto il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, si è attivato immediatamente per capire cosa fosse realmente accaduto. Comprendendo lo stato d’animo dei familiari dei defunti spostati di loculo, non vi sarebbe stata alcuna negligenza. Dagli uffici comunali di competenza, infatti, hanno confermato che tutta l’operazione sarebbe stata attuata, come previsto per legge, e che tutte le procedure previste sono state eseguite regolarmente.