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Protestano operatori 118

Tunnel di sanificazione antiCovid comprati e mai attivati al “San Giovanni di Dio”

Sit in questa mattina davanti al Pronto Soccorso. Presenti il segretario generale della Cisl Fp Salvatore Parello e il segretario aziendale della Seus 118 Massimiliano Mangiafridda

Di Gaetano Ravanà |

Operatori di primo soccorso che operano con malati Covid costretti a cambiarsi e disinfettarsi in uno stanzino vuoto, senza sedie o lavandini e tra gli scatoloni di rifiuti Covid, mentre i nuovi e tecnologici tunnel di sanificazione, costati migliaia di euro ai contribuenti attendono da 10 mesi di essere messi in funzione.

E’ questa la vicenda stigmatizzata oggi dalla Cisl Funzione Pubblica di Agrigento, Caltanissetta ed Enna che ha tenuto un sit in davanti al Pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” per denunciare le condizioni in cui oggi lavorano gli operatori del 118.

"Questa manifestazione – spiega il segretario provinciale della Cisl Fp Salvatore Parello – ha lo scopo di far conoscere a tutti la problematica che ormai vivono quotidianamente questi lavoratori da più di un anno. Oggi, nonostante le proteste, il tunnel di sanificazione non è mai entrato in funzione e non abbiamo alcuna contezza dei motivi ostativi che non permettono di utilizzarlo. Chiediamo a chi ha la responsabilità, sia l’Asp che il management della Sues di intervenire e di raccogliere la protesta dei lavoratori, anche perché le operazioni di sanificazione, svolte in queste condizioni, rischiano di essere poco efficaci con tutti i rischi connessi”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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