Tragedia migranti, un robot subacqueo per individuare i cadaveri

Di Gaetano Ravanà / 05 Luglio 2021

Un robot sarà impiegato per la ricerca dei 9 dispersi del naufragio, avvenuto fra Lampedusa e l’isolotto di Lampione lo scorso 30 giugno. Dovrebbe essere operativo a partire da martedì. Il barcone, dopo essersi ribaltato, e dopo aver fatto finire in acqua tutti i migranti che vi erano a bordo (7 le donne, una delle quali incinta di 2 mesi, che hanno perso la vita e 46 i superstiti), pare che possa essersi adagiato a circa 60 – 70 metri di profondità.

Prima sarà necessario localizzarlo con precisione, e poi si potrà procedere a far immergere il robot della Guardia costiera. I sub non sono infatti abilitati a scendere fino a queste profondità.

A pensare all’utilizzo del robot per appurare se i 9 dispersi siano rimasti o meno intrappolati nel relitto è stato il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio. La Procura, subito dopo la tragedia, ha infatti aperto un’inchiesta sia sul naufragio che sul favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

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Gaetano Ravana
Tag: lampedusa migranti robot subacqueo tragedia