Terme di Sciacca, pronto il bando per affidamento in concessione e gestione

Di Redazione / 11 Febbraio 2020

Sciacca (Agrigento) – Altro passo in avanti per arrivare alla riapertura delle Terme di Sciacca. Il governo Musumeci ha predisposto il bando per l’affidamento in concessione e la gestione dello stabilimento saccense. Il documento, elaborato dall’assessorato regionale all’Economia, d’intesa con il Comune, prevede che le domande vadano presentate entro 45 giorni dalla pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta ufficiale della Comunità europea. L’obiettivo, sottolineano dalla Regione, “è quello di riaprire e valorizzare la struttura termale e idrominerale affinché torni a essere un attrattore turistico fondamentale per il territorio”. “Stiamo mantenendo l’impegno di ridare finalmente vita alla nuova stagione delle Terme di Sciacca – commenta il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci -. Vogliamo attivare un’offerta che metta insieme le tradizionali mete turistiche con una rete di centri d’eccellenza per le cure termali e il benessere fisico. Un modo per ampliare e destagionalizzare i flussi di visitatori che scelgono la nostra isola. Le ricadute sul territorio, non solo di Sciacca, saranno evidenti: il segmento del turismo termale può e deve integrarsi alle altre offerte, con ricadute significative sull’intero territorio”. 


Gli immobili individuati e disponibili sono composti da un gruppo di fabbricati e terreni: gli stabilimenti “Nuove Terme” e “Vecchie Terme”, il Grand Hotel delle Terme, il Parco delle Terme, le piscine Molinelli e quelle sulfuree coperte. Insieme al complesso di Acireale, l’impianto di Sciacca – anch’esso chiuso dal 2015 – è un elemento costitutivo del nuovo “Programma di sviluppo del turismo termale” in Sicilia così come disposto da un’apposita legge regionale. Precondizione necessaria per la partecipazione al bando è il possesso dei requisiti adeguati di capacità economica-finanziaria e tecnica commisurata al tipo di progetto e investimento dagli stessi proposto.


Gli interessati dovranno anche dimostrare di possedere adeguata esperienza nel settore turistico-termale e di avere realizzato nel settore, negli ultimi 10 anni, investimenti per un importo almeno pari a quello previsto dal progetto proposto. Dovranno presentare un progetto di attività turistico-termale, di recupero, di ristrutturazione, di valorizzazione e di gestione del complesso immobiliare che deve comprendere anche la progettazione e la realizzazione delle opere necessarie. La durata della concessione sarà determinata sulla base del progetto selezionato e non potrà essere comunque superiore ai trenta anni.
Per i primi tre anni, a titolo di compensazione per le spese sostenute, il complesso potrà essere gestito a titolo gratuito. Alla scadenza del triennio, certificato il rispetto dei tempi previsti per la realizzazione del progetto, l’amministrazione stabilirà la misura del canone tramite valutazione dell’Agenzia delle entrate ovvero dell’ufficio del Genio civile territorialmente competente.

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