riconoscimenti
Siculiana, cittadinanza onoraria postuma ad Ayrton Senna
La bisnonna del pilota era originaria del piccolo paese dell'Agrigentino. Si chiamava Giovanna Magro
La cittadinanza onoraria postuma ad Ayrton Senna sarà conferita dal sindaco di Siculiana Giuseppe Zambito il prossimo 4 maggio. Quello stesso giorno, inoltre, sarà inaugurato un museo comunale dedicato al grande campione brasiliano di Formula 1 morto nel tragico incidente avvenuto nel circuito di Imola il primo maggio di trent’anni fa. La bisnonna di Senna era originaria di Siculiana. Si chiamava Giovanna Magro. Nei primi del Novecento la sua famiglia emigrò in Brasile. Qui la giovane Giovanna conobbe Luigi Senna, che diventerà suo marito. Sarà questo il ceppo familiare da cui, nel 1960, nascerà Ayrton Senna. «È un cerchio che si chiude» – dice Zambito. Il museo comunale dedicato ad Ayrton Senna conterrà quello che il primo cittadino definisce «il racconto di una famiglia di emigranti siculianesi, la cui determinazione e coraggio li spinse ad attraversare l’oceano e raggiungere il Brasile».
L’omaggio alla memoria e alle origini vengono conferiti con la motivazione che, «attraverso lo sport, Ayrton Senna, riconosciuto universalmente come uomo generoso e attento a gesti di amicizia verso le persone in difficoltà, ha saputo promuovere i valori di coraggio, determinazione e solidarietà, diventando un esempio positivo per le nuove generazioni».
«La volontà – dice ancora Zambito – di restituire le origini a concittadini, costretti dalle condizioni economiche a lasciare Siculiana, ha dato inizio ad un percorso di riscoperta della propria storia, a cominciare dal matrimonio tra Costanza Chiaramonte e Brancaleone Doria (1311) e della leggenda dei matrimoni benedetti, che oggi fa di Siculiana la “Città degli sposi». Un progetto di ricerca storica, con un’attenzione particolare rivolta ai tanti siculianesi nel mondo, che tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, emigrarono in cerca di una vita migliore. Tra questi, proprio i trisavoli di Ayrton Senna. «Le radici e la memoria sono strumento per rafforzare l’identità del nostro territorio», conclude Zambito.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA