Agrigento
Si è insediato al Cua Empedocle, il nuovo presidente Nenè Mangiacavallo
Inaugurazione in pompa magna nell’Aula Livatino per l’insediamento del nuovo presidente del CUA “Empedocle”, il riberese Nené Mangiacavallo.
Erano anni che ad Agrigento non si assisteva ad un’inaugurazione in pompa magna come quella di questa mattina nell’Aula Livatino.
Presenti tutte le autorità, politici, parlamentari, sindaci uscenti, candidati sindaci, vertici dell’Azienda Provinciale Sanitaria, l’assessore regionale istruzione e formazione, Roberto Lagalla, il magnifico rettore dell’università di Palermo Fabrizio Micari e perfino il regista Rai Michele Guardì. Tutti ad ascoltare il discorso di Nené Mangiacavallo che non ha fatto mistero della sua volontà di volere rilanciare il Cua di Agrigento.
Non ha deluso le speranze, dati alla mano, ha illustrato le linee guida per far tornare l’Università di Agrigento occasione di rilancio del territorio. Ad assistere alla presentazione anche i vertici del parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi.
“Beni culturali ed archeologici devono essere al centro del nostro progetto – ha detto Mangiacavallo rivolgendosi ai rappresentanti del parco. Il neo presidente ha poi chiamato in causa Michele Guardì chiedendo al professionista una collaborazione. “Agrigento – ha ribadito -dovrà guardare oltre gli stretti confini, dovrà proiettarsi verso una dimensione almeno nazionale. Se l’università andrà bene ne trarrà beneficio tutta la provincia”.
Interessante l’intervento del magnifico rettore dell’Università di Palermo, Micari che ha utilizzato una metafora calcistica per rendere l’idea della collaborazione che c’è tra Palermo e Agrigento. “Akragas e Palermo sono da sempre società gemellate – ha detto – ecco questo ci fa capire quanto forte sia il legame tra queste due città, rafforzare e consolidare l’intesa tra università di Palermo e Cua di Agrigento rimane un nostro obiettivo formale”.
Per il Consorzio Universitario di Agrigento comincia così una nuova gestione. L’ultimo presidente plenipotenziario era stato Piero Busetta, dimessosi dalla carica nel marzo 2019, dopo una fase molto travagliata durante la quale il Consorzio si è battuto per apportare delle importanti modifiche alla legge di finanziamento dei Poli universitari che legasse risorse e governance in modo più diretto. Da allora è stato il vicepresidente Giovanni Di Maida a mantenere la guida e a traghettare l’università agrigentina in una fase molto complessa di rilancio come presidente facente funzioni.
La nuova governance vedrà, appunto, Mangiacavallo nel ruolo di presidente (nominato dalla Regione Siciliana), Di Maida (che rimarrà vicepresidente) e il professor Gioacchino Lavanco, nuovo componente in rappresentanza dell’Università di Palermo. L’attuale offerta formativa per l’anno accademico 2020-2021 si limita però ad alcune lauree triennali: Architettura e progetto del costruito (accesso libero), Economia e amministrazione aziendale (numero programmato 150+2 posti), Lingue e letterature – studi interculturali (numero programmato 100 posti), Scienze dell’educazione (accesso libero), Servizio Sociale (numero programmato 57+5+1 posti).
COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA