L’erba c’è ma non è quella di Wimbledon, perché l’Akragas vince sei a zero ma è solo calcio e non tennis. Il fatto è che la squadra di Vincenzo Feola è così forte che se poi gioca settanta minuti in superiorità numerica e senza l’assillo del risultato e senza alcuna tensione diventa devastante. Ne fa le spese il Marcianise, squadra del Casertano di centro classifica che ha sì giocato senza il coltello tra i denti perché già salva e senza alcun obiettivo.
Le reti sono state segnate da Agatino Chiavaro (che fa una doppietta salendo a quota sette), Savanarola, Catania, Dezai e Bonaffini. Sullo zero a zero c’è il rigore che è costato l’espulsione al portiere ospite Vigliotti sbagliato da Dezai. Tra il pubblico anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano, insieme a quasi 5 mila spettatori che hanno festeggiato l’ultima in casa del campionato per l’Akragas. Ora domenica prossima trasferta a Rende e poi si parte con la Poule Scudetto dei dilettanti.