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Sciacca, il sindaco chiede sostituzione Girgenti Acque

Di Giuseppe Recca |

Sciacca (Agrigento) –  Sulla posta elettronica certificata dell’Assemblea Territoriale Idrica c’è oggi un’istanza con cui il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, forte di alcuni articoli della convenzione di concessione della rete idrica, chiede ufficialmente un’ispezione e la sostituzione del gestore del servizio idrico integrato Girgenti Acque. Per il primo cittadino soltanto con la sostituzione del gestore si può assicurare la continuità e l’efficienza del servizio e garantire l’igiene e la sicurezza pubblica in città. L’iniziativa è di ieri, giornata festiva, caratterizzata ancora una volta da numerose segnalazioni di cittadini su disservizi in vari punti del centro abitato. La Valenti non ha atteso l’inizio della settimana per dare vita a questa nuova e forte protesta nei confronti di Girgenti Acque. Oggi e domani sarà fuori città ed ha quindi voluto imprimere una ulteriore spinta al percorso che l’ente che rappresenta ha intrapreso da alcuni mesi, in seno all’Ati, per chiudere ogni rapporto con Girgenti Acque. Solo tre giorni fa c’era stato un lungo confronto con i dirigenti tecnici del gestore, i quali hanno avevano riferito di un’attività intensa per ottimizzare la rete idrica cittadina che in alcuni tratti e fatiscente. Non sono bastate le rassicurazioni circa un miglioramento del servizio di fornitura. Il sindaco Valenti ha deciso, dopo avere constatato il perdurare dei disservizi idrici in città, di rivolgersi all’Assemblea dei sindaci per chiedere un urgente sopralluogo con verifica ispettiva dei pozzi, degli impianti e della rete idrica del Comune, nonché l’immediata sostituzione del gestore, ritenuto incapace di soddisfare le esigenze della comunità saccense. “Le risposte di Girgenti Acque alle numerose diffide non trovano riscontro nella reale situazione di mancanza di erogazione e approvvigionamento – scrive Valenti – e non ha comunicato e provato l’esistenza di cause oggettive, impreviste, imprevedibili e insolvibili che possano giustificare la mancata erogazione”. Nel documento si richiamano gli articoli della convenzione che riconosce all’Ati il controllo dei servizi affidati, l’attività di vigilanza e di controllo sulla gestione del servizio e quelli che impongono al gestore di consentire l’effettuazione di tutti gli accertamenti, sopralluoghi e verifiche ispettive. Ma è l’articolo 36 quello su cui fa leva oggi il Comune di Sciacca, che autorizza l’Ati, in caso di inadempienza, a “prendere tutte le misure necessarie per la tutela dell’interesse pubblico con oneri del gestore, compresa la provvisoria sostituzione del gestore medesimo”. L’istanza è stata inviata per conoscenza anche alla Procura di Sciacca e alla Prefettura di Agrigento. Con la stessa istanza, è stata inoltre richiesta all’Ati anche una convocazione urgente del consiglio direttivo proponendo quale sede proprio la sala giunta del Comune di Sciacca.

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