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Scala dei Turchi: inflitta una multa e restituita l’area sequestrata a Sciabbarrà

Il Gip, accogliendo quanto proposto dalla Procura, ha emesso decreto penale di condanna e ha inflitto una multa da 13.600 euro (con sospensione condizionale della pena e ordine di restituzione all’imputato del bene sequestrato) all'uomo, asserito proprietario del sito

Di Gaetano Ravanà |

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, accogliendo quanto proposto dalla Procura, ha emesso decreto penale di condanna e ha inflitto una multa da 13.600 euro (con sospensione condizionale della pena e ordine di restituzione all’imputato del bene sequestrato) a Ferdinando Sciabbarrà, 73 anni, di Agrigento, asserito proprietario di parte della Scala dei Turchi, a Realmonte, già sottoposta a sequestro dalla Procura di Agrigento il 27 febbraio del 2020. Sciabbarrà è imputato di occupazione di suolo del demanio, e di violazioni in materia di sicurezza e tutela di beni ambientali. E’ difeso dagli avvocati Antonino Cremona, Giuseppe Scozzari e Salvatore Palillo, che affermano: “Ribadiamo che l’area interessata, che comprende tre particelle, è stata comunque dissequestrata e restituita al legittimo proprietario perché non c’è stata alcuna occupazione di spazio del demanio. Il decreto penale di condanna è stato emesso con la formula “Inaudita altera pars”, ossia non ascoltando le altre parti, e che prevede, quindi, l’assenza di qualsiasi contraddittorio. La parte restituita alla Regione è solo quella del demanio, mai oggetto di occupazione da parte di Ferdinando Sciabbarrà. Stiamo valutando l’ipotesi di opporre il decreto penale di condanna”.

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