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Sbarchi a Lampedusa, sindaco lancia l’allarme: «Con altri arrivi che facciamo?»

Di Carmela Marino |

Lampedusa (Agrigento) – «Se in un giorno sbarcano mille migranti sull’isola la macchina dell’accoglienza, anche se tra mille difficoltà, può reggere. Ma se ne arrivano tremila o quattromila che facciamo?» Così il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello, commenta l’ultima ondata di sbarchi sull’isola dove nel giro di poche ore sono approdati oltre mille migranti. «Lo avevo detto il giorno in cui è nato il governo Draghi – aggiunge -, l’Italia non può permettersi ambiguità su un tema fondamentale come quello dei flussi migratori, e meno che mai può permettersi di gestire l’arrivo dei migranti con la logica dell’emergenza quotidiana. Servono regole chiare per il soccorso in mare e per il controllo nel Mediterraneo, e servono azioni di tutela dei diritti umani».

«Al tempo stesso – osserva il sindaco – c’è bisogno di meccanismi che salvaguardino Lampedusa e la sua comunità, siamo un territorio di confine non solo italiano ma anche europeo, anche Bruxelles deve assumersi le sue responsabilità». Riferendosi infine alle dichiarazioni dei leader del centro destra, il sindaco di Lampedusa afferma: «Salvini ha perso il pelo ma non il vizio, è da irresponsabili ricominciare a fomentare odio sociale mettendo “gli italiani contro i migranti”. Quanto all’idea della Meloni di attivare un “blocco navale”, è una sciocchezza talmente evidente che non merita neppure commenti». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA