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Santa Elisabetta, ex marito nei guai per stalking

Minacce continue all'ex consorte che alla fine lo ha denunciato ai carabinieri

Di Redazione |

Santa Elisabetta. Non si rassegna alla fine della storia d’amore e da mesi perseguita l’ex moglie. Nei giorni scorsi è andato ben oltre, minacciandola e molestandola pesantemente in strada e telefonandole a tutte le ore del giorno. Il presunto stalker è un operaio quarantacinquenne di Raffadali. Un’ossessione per l’ex conserte, una casalinga di cinque anni più giovane, di Santa Elisabetta, la cui unica «colpa» è stata quella di avere messo la parola fine al matrimonio. Da quando l’ha lasciato, sembrerebbe dall’anno scorso, è stata perseguitata, maltrattata, minacciata. Casi del genere sono in crescita in tutta la provincia. Decine le denunce presentate per partner gelosi, lasciati dalla propria moglie, o dalla propria fidanzata o spasimanti non corrisposti che, per diversi motivi, perseguitano le proprie vittime, attraverso comportamenti come in appostamenti, pedinamenti, telefonate e invii di e-mail e messaggi al cellulare, che a volte si trasformano in violente aggressioni. Nell’ultimo caso la quarantenne non ce l’ha fatta più ed ha presentato una denuncia, raccontando dell’ex marito, che da tempo, renderebbe la sua vita un vero e proprio inferno. Una decisione, quella di separarsi, che ha determinato nella stessa un cambiamento netto delle abitudini, anche quotidiane. Esce poco da casa e non più libera di fare un passo, per il timore di trovarselo di fronte, e per questo motivo da mesi accuserebbe un grave stato d’ansia. L’uomo difatti, sarebbe stato costantemente presente in diversi luoghi, in cui si trovava la malcapitata. Ogni occasione sarebbe stata buona per tornare alla carica, e ad ogni rifiuto, puntualmente sono arrivate minacce di ogni tipo anche telefonicamente. Una vera e propria condotta ossessiva e persecutoria, che va avanti da tempo, e in particolare negli ultimi mesi gli episodi si sono moltiplicati. Da qui la decisione di presentarsi ai carabinieri della Compagnia di Canicattì, per chiedere aiuto, denunciando ogni cosa, perché spaventata che le potesse accadere qualcosa di grave. Sono state quindi avviate le indagini, in base alle quali è venuto fuori, che l’ex coniuge avrebbe messo in atto episodi minacciosi, in quanto non avrebbe mai accettato la fine di quell’unione.

Antonino RavanàCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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