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Sanità e turismo: Acquisto bacchetta la classe politica regionale e l’amministrazione comunale di Agrigento

Il segretario generale denuncia delle pesanti mancanze di uomini e mezzi al nosocomio "San Giovanni di Dio" e la poca ospitalita dei visitatori nella città dei templi

Di Gaetano Ravanà |

"Sanità e turismo, Agrigento mette in mostra, purtroppo, ancora una volta le sue pecche".

Lo dichiara il Segretario Generale della Uil agrigentina, Gero Acquisto.

"Nel settore sanitario, – afferma Acquisto – malgrado il periodo di pandemia, all'Ospedale "San Giovanni di Dio" capita spesso che ambulanze con malati più o meno gravi, con casi di Covid 19, rimangono ore in attesa dinanzi al Pronto soccorso perché non riescono a sbarellare. La mancanza di barelle, di medici, di infermieri, e OSS sta diventando un serio problema per la salute dei cittadini agrigentini. Ci era stato detto, proprio perché siamo in stato di emergenza che le cose sarebbero migliorate, invece, a vedere lo spettacolo che quasi giornalmente si registra dinanzi al Pronto soccorso del nosocomio del capoluogo e nelle varie corsie, parrebbe che nulla è stato fatto ovvero molto poco. Non si può sopportare la mancanza di personale medico e paramedico, non è possibile che in Ospedale non ci sia un numero sufficiente di barelle e i degenti debbano aspettare all'interno delle ambulanze. All'interno dell'ospedale manca di tutto, perfino i disinfettanti. I problemi non si risolvono inserendo più guardie giurate al Pronto soccorso.

Occorre trovare soluzioni immediate programmando interventi ed attività che evitino di passare da una emergenza all’altra.

E’ mai possibile che i Rappresentanti eletti alla regione non si accorgano e si facciano carico del buon funzionamento del servizio sanitario pubblico?

Sul settore turistico – continua Acquisto – il capoluogo, malgrado la seconda stagione estiva difficile sempre per la Pandemia Covid, ha ricevuto migliaia e migliaia di turisti, che però hanno assistito al penoso spettacolo dell’incuria e degrado diffuso. Nel centro storico, in diversi punti, giacciono da tempo delle discariche a cielo aperto e sacchetti pieni di immondizia sparsi ovunque nel territorio. Per non parlare della chiusura dei bagni pubblici, turisti costretti a chiedere l'aiuto dei vari esercenti. Come possiamo sperare di avere un futuro roseo nel settore turistico senza risolvere questi problemi che si trascinano da tempo? E' impensabile, i visitatori ritornano nelle proprie residenze portandosi come ricordo delle tristi e raccapriccianti cartoline. Se non si cambia la cultura dell'ospitalità, se chi ha il dovere di tenere pulita ed efficiente Agrigento non agisce con risolutezza e tempestività, il turismo non potrà mai decollare. Le nostre sono amare constatazioni e considerazioni, ma nascono da fatti concreti che sono sotto gli occhi di tutti.”COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA