E’ conosciuta come l’ambasciatrice di danza orientale non solo in Europa, ma anche nel mondo. E’ algerina di nascita, ma siciliana di adozione. Riesce a coniugare bene le diverse culture artistiche e tradizionali dei paesi del bacino del Mediterraneo ed è esempio tangibile di integrazione sociale e artistica tra diversi continenti. Da anni esporta coreografie soprattutto nelle aree arabe orientali, con puntate via web pure in Giappone ed Usa. E’ anche regista di documentari di cinema, teatro e danza. Si chiama Sabah Benziadi e dalla Sicilia spesso fa lo spola con paesi europei ed asiatici per promuovere, organizzare eventi e per tenere workshop.
La sua base logistica è Caltabellotta, nell’Agrigentino, è sposata, ha due figli Samara ed Enis. I suoi viaggi per insegnare danze orientali la portano in diverse regionali della penisola dove, tra Roma, Milano, Venezia, Torino, Napoli e città di Calabria e Puglia, ha migliaia di alunni che vogliono imparare a danzare. Ha fondato, e ne è la direttrice, l’Accademia di Danze Orientali di Palermo, riconosciuta dal Ministero della Cultura e dal Coni. E’ danzatrice professionista e giudice di gara in Italia e all’estero.
“Sono nata ad Algeri dove ho frequentato le scuole superiori fino al diploma – ci dice Sabah sul “pizzo” di Caltabellotta – ho imparato ad amare le danze orientali grazie a mia nonna che sapeva ballare, ci faceva ascoltare musica dal vivo o attraverso gli LP. Mi sono esibita con un progetto scolastico a 9 anni al Teatro Nazionale Algerino “Bachtarzi”. Alla maggiore età, volendo conoscere altri paesi, sono partita per l’Europa. Sono stata più volte in Francia, tra Lione e Parigi, ho vissuto per tre anni in Germania, dove è iniziata la mia attività di danzatrice e di docente, ho fondato il corpo di ballo “TinHinan” dal nome dell’eroina della mitologia tuareg e mi sono sempre esibita con la danza del ventre non come spettacolo da cabaret, lungidall’incantare e sedurre gli uomini, ma essenzialmente come studio coreografico del corpo. Una donna quando balla deve piacere a se stessa e poi al pubblico. Danzare è un’arte che richiede studio e dedizione ”.
Sabah Benziadi è arrivata in Italia nel 1989 ed è stata la prima ad introdurre la danza orientale in Sicilia. Fin da piccola aveva due sogni nel cassetto: quello di partecipare alle olimpiadi con la ginnastica artistica e di ottenere una medaglia e l’aspirazione a diventare una ballerina di professione e una docente. Ha realizzato il secondo progetto se ha studiato diverse lingue e se ha ballato per tante allieve tedesche, iraniane, irachene, turche, egiziane, libanesi, marocchine e tunisine. In Germania è stata molto vicina al Movimento Verde e i suoi spettacoli, con il tema dell’ecologia, animavano le manifestazioni culturali degli ambientalisti tedeschi.
In Sicilia nel corso degli anni ha avuto migliaia di allieve, ha formato il corpo di ballo chiamato “El-Khaina” (nome della storica guerriera berbera), ha realizzato spettacoli in giro per il mondo, all’apertura di festival internazionali come a Taormina, Milano, Venezia, Segesta, Trani, Bisceglie, Casablanca, Amman, Damasco, negli Emirati Arabi. Per l’insegnamento ha come collaboratrici Gloria ed Emanuela e a Milano la sorella Khadra.
Per Sabah, che è stata giurata alla 71^ mostra del cinema di Venezia, nella sezione Orizzonte Cicae, e presidente della giuria del festival di cinema e teatro di Zagora in Marocco, la ciliegina sulla torta è stata la direzione artistica a Caltabellotta del “Festival MigrArti Film Fest” con proiezione in lingua originale, con sottotitoli inglesi, di pellicole e registi da tutto il mondo, da Giappone, Iran, Libano, Canada, Francia, Algeria, Tunisia, Marocco, Siria, Iraq, Arabia Saudita, Emirati ed Usa, oltre che da paesi dell’Africa e del Sud America. Due giurie, una per i senior con la presenza degli Emirati Arabi e di Radio Montecarlo e l’altra junior di ragazzini per scegliere film di animazione tra 12 cortometraggi proiettati. Hanno collaborato un gruppo di ragazzi volontari di Sant’Anna, le associazioni Pro Loco e Unicef. Il festival ha riscosso successo in tutto il mondo.
La danzatrice italo-algerina ha collaborato con cantautori come Cheb Khaled e Franco Battiato. E’ stata l’unica danzatrice di Battiato e ha ballato nei suoi tour di concerti in Italia e Spagna, è stata in Rai e ha preso parte all’ultimo videoclip del compianto cantautore di Milo.
“Dopo anni di insegnamento di danze delle tradizioni orientali, berbere e amazigh, ho cercato nuovi spunti nella danza sperimentale con altre singolari espressioni del corpo con didattica e stile che insegno nell’Accademia di Palermo – ci dice Sabah – con temi di spettacoli sull’ecologia e sull’ambiente, come “La palma clandestina” sul punteruolo rosso, con anteprima a Segesta e performance in alcuni festival dei paesi del Nord Africa, e di natura sociale come “Jazirat El-Ahlam” sui problemi politico-sociali della primavera araba. Con un bando del ministero dei Beni Culturali ho realizzato lo spettacolo “Il viaggio di Ibn Battuta”, in un progetto che ha coinvolto ragazzi profughi e ragazze della mia Accademia per l’insegnamento del teatro e della danza”, messo in scena allo Spasimo di Palermo”.
La Benziadi ha formato maestri di danza orientale in Egitto e durante la pandemia ha tenuto lezioni online con giovani di mezzo mondo. Le danze che pratica sono innovative, sperimentali e anche tradizionali. Sono quelle, una buona dozzina, dei tuareg e quelle della tradizione del mondo arabo e berbero. E’ stata tante volte negli Emirati Arabi dove ha ricevuto il premio di merito al Festival di Fujairah da Mohammed Saeed Al-Dhanhani e Mohamed Al Afkhan, nella manifestazione internazionale voluta e promossa dall’Emiro Hamad Bin Mohammed Al Sharqi. Ha sottoscritto diversi protocolli d’intesa con l’associazione “Fenix” del Festival di Zagora e con Khaled Al-Danani Fondazione Culturale Fujairah degli Emirati Arabi. . Continua a prendere parte a trasmissioni televisive su Rai, Sky e sui canali di vari Paesi del bacino del Mediterraneo.