Turismo
Pullara: “Niente sold out solo ad Agrigento, colpa di una amministrazione carente”
Il deputato di Prima l'Italia: "In tutte le altre località siciliane si registra in questo mese di agosto il tutto esaurito. Nella città dei templi, malgrado la splendida Valle, si parla soltanto di spazzatura e del caso Suv"
“Niente sold-out o «pienone» nelle strutture ricettive agrigentine. La carenza di servizi, il degrado e l’abbandono che regna sovrano in città non hanno ancora fatto registrare il “tutto esaurito” nelle strutture turistiche della Città dei Templi. Occorre restituire decoro ad Agrigento.” Sono le parole dell’Onorevole di “Prima L’Italia” e presidente commissione speciale all’Ars Carmelo Pullara. “La Sicilia -scrive Pullara-è la prima regione d’Italia per numero di turisti ad agosto, ma Agrigento ad oggi non fa registrare il tutto esaurito. A Cefalù, San Vito Lo Capo e Taormina gli inglesi e i tedeschi superano i vacanzieri italiani anche a causa del caro aerei da e verso le principali città d’Italia con sempre più persone che tornano a viaggiare su gomma e altri che rinunciano alla vacanza. A Siracusa ci sono gli svizzeri e a Selinunte sono tornati i cinesi mentre a Catania e Palermo iniziano a farsi vedere gruppi di statunitensi. Le Eolie, le Egadi, Taormina e San Vito Lo Capo sold-out ad agosto e già fioccano le richieste per la prima settimana di settembre, ma Agrigento rimane fanalino di coda. La città italiana con il più importante sito archeologico del mondo (la Valle dei Templi) è sempre ultima nelle classifiche della ricezione turistica. Qualcosa non torna: male la pubblicità e la comunicazione della promozione turistica, servizi quasi assenti, città invasa dalla spazzatura, strade dissestate e a tratti impercorribili, mare non proprio all’altezza con gli escrementi che galleggiano, e per non farci mancare nulla i pessimi politici che amministrano la città che si distinguono negativamente come il caso dell’acquisto dei SUV distruggendo, sembra, quasi a farlo apposta, l’immagine della città. Ecco perché siamo, e resteremo sempre indietro rispetto ad altre realtà siciliane e del sud Italia. Una destinazione-conclude Pullara- è appetibile se vengono concessi servizi di qualità ma soprattutto se vengono garantiti la pulizia e il decoro della città per renderla più bella ed attraente. Non dobbiamo dimenticare che il turismo si alimenta anche con il passa parola ed al rientro delle vacanza non dobbiamo permettere di far dire ai nostri ospiti: “Si il paesaggio bello ma zero servizi e luoghi molto sporchi”, perché così l’immagine del nostro territorio non sarà mai buona.”