Sentenza della Corte d’Appello di Caltanissetta nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Gallodoro”, sostenuta dai Carabinieri tra le province di Agrigento e Caltanissetta.
La Corte d’Appello di Caltanissetta ha emesso sentenza nell’ambito dell’inchiesta antimafia intitolata “Gallodoro”, sostenuta dai Carabinieri tra le province di Agrigento e Caltanissetta, ovvero la cosiddetta mafia del Vallone: 6 condanne inflitte in primo grado sono state ridotte, e poi altri 7 imputati hanno beneficiato della prescrizione e sono stati prosciolti.
Dunque, pena ridotta da 13 anni e 2 mesi a 5 anni e 6 mesi di reclusione a Claudio Di Leo, 61 anni, ritenuto il reggente della famiglia mafiosa di Campofranco.
Poi: da 6 anni e 8 mesi a 2 anni e 10 mesi per Domenico Avarello, 41 anni,di Canicattì.
Poi: da 10 anni e 2 mesi a 6 anni e 2 mesi per Francesco Pollara, 42 anni, di Palermo.
Poi: da 3 anni e 10 mesi a 2 anni e 1 mese per Filippo Cacciatore, 59 anni, di Cammarata.
Poi: da 2 anni e 8 mesi a 1 anno e 2 mesi per Vincenzo Scalzo, 48 anni, di San Cataldo.
Poi da 1 anno e 6 mesi a 1 anno e 2 mesi per Giovanni Siragusa, 39 anni, di San Cataldo.
Imputazioni di reato prescritte, e quindi non luogo a procedere, per Domenico Mangiapane, 42 anni, di Cammarata, Giovanni Valenti, 47 anni, di Favara, Vito De Maria, 61 anni, di Cammarata, Maurizio Matraxia, 56 anni, di San Giovanni Gemini, Vincenzo Insinna, 58 anni, di Vallelunga, Pietro Antonio Baudo, 49 anni, di Vallelunga, e Antonino Lattuca, 40 anni, di Agrigento. Non punibile, per particolare tenuità del reato contestato, è stato riconosciuto Alexander Lattuca, 28 anni, di Mussomeli. Altri 5 imputati sono attualmente a processo con il rito ordinario in primo grado. E lo scorso 22 giugno la Procura di Caltanissetta, a conclusione della requisitoria, ha chiesto: 18 anni di reclusione per Calogero Modica, 78 anni, di Campofranco, poi 12 anni per Salvuccio Favata, 48 anni, di Mussomeli, poi 7 anni e 6 mesi per Giuseppe Gioacchino Di Carlo, 50 anni, di Campofranco, 5 anni e 4 mesi per Carmelo Conti, 50 anni, di Casteltermini, e poi 4 anni per Salvatore Puma, 45 anni, di Agrigento.