Il 24 settembre 2020 è il primo giorno di scuola per l’Istituto Comprensivo Agrigento Centro. Il suono della prima campanella e l’apertura dei cancelli saranno quest’anno ancora più emozionanti per tutto il personale scolastico, che ha tanto lavorato per rendere la scuola accogliente e sicura più di prima, ma soprattutto per le alunne e gli alunni che, dopo mesi di sospensione della didattica in presenza, potranno rientrare nelle loro aule.
“Sarà un inizio davvero particolare per tutta la comunità educante” dice il Dirigente Scolastico Anna Gangarossa “ per via dei cambiamenti che inevitabilmente ha portato l’emergenza sanitaria, ma anche per il rinnovo del patto di corresponsabilità scuola-famiglia e per la condivisione di un progetto educativo- didattico che ci vede alleati nel dovere dare le giuste risposte ai nostri bambini e ragazzi, nel garantire il loro diritto allo studio e nel salvaguardare la loro salute e quella dell’intera comunità.
E proprio la consapevolezza che un approccio resiliente, il senso di responsabilità, i comportamenti virtuosi ispirati al rispetto di regole osservate da tutti, sono indispensabili per rispondere alle tante sfide del presente e del futuro, ha stimolato la nostra scuola a promuovere diversi incontri scuola-famiglia.
La scorsa settimana, i componenti del Comitato anti Covid 19 abbiamo incontrato i rappresentanti dei genitori per presentare il Protocollo sulla Sicurezza, e mercoledì 23 settembre, sempre in modalità telematica, un secondo incontro è stato rivolto ai genitori per discutere insieme ad un Esperto delle paure e delle preoccupazioni per i nostri figli, che si apprestano ad entrare in una grande comunità”.
Il Dottor Antonio Vetro, gia Responsabile della Neuropsichiatria Infantile dell’ASP di Agrigento, proprio il giorno prima dell’apertura della scuola, ha accolto l’invito della Dirigente scolastica Anna Gangarossa, ad incontrare docenti e genitori per offrire interessanti riflessioni e suggerimenti su come guidare i bambini ad affrontare questo nuovo inizio con altre regole, su come evitare di trasmettere, anche inconsapevolmente, ansie e paure per il nemico invisibile, che rischiano di provocare nei bambini l’incertezza di cosa li attenda a scuola, l’inibizione intellettiva e della fantasia.
Al contrario, ha suggerito il Dottor Vetro, bisogna lasciare che siano i più piccoli, con le loro capacità di adattamento, a rassicurare gli adulti perché sicuramente se la sapranno cavare.
Conclude il Dirigente Gangarossa: ”Insieme, operatori scolastici e genitori, abbiamo la responsabilità di trasmettere ai più piccoli il giusto entusiasmo per la scuola, per i suoi compiti e ruoli; la giusta fiducia per un progetto educativo e sociale nel quale crediamo e che condividiamo, per la loro crescita umana e culturale. Dopo mesi di lavoro intenso e incessante possiamo affermare che siamo pronti ad accogliere i nostri alunni”.