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Porto Empedocle: uccise il figlio, i giudici gli concedono l’affidamento in prova

Di Gaetano Ravanà |

Il tribunale di sorveglianza di Palermo ha concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali al pescatore Pietrino Falzone, 63 anni, di Porto Empedocle, che, il 27 maggio di sei anni fa, uccise a coltellate il figlio Marco, 24 anni, che lo aveva aggredito. I giudici hanno accolto la richiesta del difensore, l’avvocato Calogero Meli, e lo hanno scarcerato, 2 anni prima del termine, imponendogli alcune prescrizioni come il rientro in casa negli orari serali, l’obbligo di dimora e lo svolgimento della sua vecchia attività lavorativa col peschereccio. Il «fine pena», infatti, era fissato per il 29 aprile del 2022. 

 Falzone è stato condannato definitivamente, per l’accusa di omicidio volontario, a 6 anni e 2 mesi di reclusione: la pena fu particolarmente contenuta, oltre che ridotta di un terzo per il rito abbreviato, perché i giudici gli riconobbero l’attenuante della provocazione. In primo grado il giudice lo aveva condannato a 3 anni per eccesso colposo di legittima difesa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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