guardia costiera
Porto Empedocle, celebrata la festa della Marina Militare Italiana
A fare gli onori di casa è stato il comandante della Capitaneria di Porto, capitano di fregata Antonio Ventriglia
La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle unitamente al Gruppo Anmi – Associazione Nazionale Marinai d’Italia “Carmelo Sanfilippo”, hanno celebrato oggi la Festa della Marina Militare Italiana. La manifestazione ha avuto luogo presso il monumento ai Caduti del Mare nel piazzale Marinai d’Italia a Porto Empedocle. La cerimonia è iniziata con il raggruppamento dei partecipanti nel piazzale Marinai d’Italia, un picchetto armato ha reso gli onori militari al prefetto Filippo Romano, alla presenza del sindaco di Porto Empedocle Calogero Martello, di quello di Agrigento Francesco Miccichè e delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia.
A fare gli onori di casa il comandante della Capitaneria di Porto, capitano di fregata Antonio Ventriglia.È seguita la cerimonia dell’alza Bandiera e la deposizione della Corona ai piedi del Monumento ai Caduti del mare. Ai militari e agli intervenuti, è arrivato il messaggio di saluto del Presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa Dopo la lettura della suggestiva Preghiera del Marinaio, si è proceduto alla consegna dell’onorificenze: Medaglia d’argento al merito di lungo comando al Capitano di Corvetta Giovanni Marco Vindigni; Medaglia d’oro al merito di lungo comando al Primo Luogotenente Angelo Giarratano; Croce d’oro con stelletta per anzianità di servizio militare per anni 40 al Primo Luogotenente Gaetano Marcello Impiduglia; Croce d’oro con stelletta per anzianità di servizio militare per anni 40 al Luogotenente Giuseppe Ottavio Buccheri.
Con la giornata della Festa della Marina Militare Italiana, si ricorda l’impresa della squadriglia di Mas del comandante Luigi Rizzo e del guardiamarina Giuseppe Aonzo, nelle acque dell’isola di Premuda nel mare Adriatico, dove si compì una della pagine più belle ed ardimentose della Prima guerra mondiale. Quella notte i MAS siluravano due corazzate austriache, affondando la “Santo Stefano” e danneggiando gravemente la “Teghetthof”. Un’ azione che stroncò sul nascere una pericolosa incursione della flotta austriaca contro lo sbarramento del canale d’Otranto. L’effetto dell’azione fu tale che le navi austriache non tentarono più nessuna sortita offensiva fino al giorno della resa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA