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Situazione pesante

Porto Empedocle, aumento della Tari del 30%. Ersini interroga il sindaco

Il consigliere comunale del M5S intende conoscere i motivi che hanno determinato questa brutta botta per le famiglie. Ma l'interrogante chiede lumi anche sull'area ex Montedison

Di Gaetano Ravanà |

Due interrogazioni a risposta orale sono state presentate dal consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di Porto Empedocle, Salvatore Ersini, al sindaco empedoclino, Calogero Martello. Nella prima, l’interrogante chiede di conoscere i motivi che hanno aggravato del 30 per cento il costo della Tari per i cittadini empedoclini. Proprio a tal proposito, il consigliere comunale intende sapere a cosa è dovuto questo aumento e quali sono i documenti a supporto dello stesso aumento del costo. Ersini, pertanto, intende sapere quali attività sono previste per attenuare i costi, come intende procedere l’amministrazione comunale, riguardo il parere dell’avvocato Ilardo che evidenzia gravi inadempienze nel contratto con la ditta appaltatrice che ha il contratto in scadenza quest’anno. Inoltre, lo stesso Ersini chiede di sapere cosa si sta pensando di fare per il nuovo contratto per il servizio di igiene ambientale visto che i tempi sono ristretti ed infine chi controlla, da parte del comune, i quantitativi di materiale riciclabile prima che venga depositato nelle varie piattaforme e a quanto ammonta il loro ricavo anno per anno dal 2017. Ersini conclude dicendo se si sta, quindi, pensando ad un nuovo contratto più efficiente e meno oneroso o si sta già pensando ad una nuova proroga. Con la seconda interrogazione, Salvatore Ersini chiede lumi circa la negoziazione, dibattuto nella conferenza dei capigruppo, per quando riguarda la zona ex Montedison dove insiste un contenzioso tra la famiglia Moncada ed il comune. Nella conferenza dei capigruppo, dice Ersini, ci è stato detto che c’era la volontà dell’amministrazione di trovare un accordo con tale azienda, e che solo dopo poche settimane, si è andati a risoluzione totale del contratto, tale da far sgombrare l’area in men che non si dica. “Mi chiedo – dice Ersini – quale sia la situazione attuale e, perché non si è negoziato con la Moncada Energy group, preferendo un cimitero industriale ad una realtà esistente. Quali sono gli interventi programmati per rendere l’area appetibile ad altre aziende, cosa si sta programmando al fine di valorizzare quest’area ed infine se ci sono contatti con aziende che vogliono investire sul territorio e su quest’area.

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