E’ stato un anno di lavoro intenso, il 2020, per la polizia Postale di Agrigento. Sulle truffe on line avviate 33 indagini (27 vittime maggiorenni, e 6 over 65), per un totale di somme in denaro sottratte di 93.464. Tra i cittadini caduti nella “rete” dei truffatori, per offerte di prodotti a prezzi bassissimi, fuori mercato, talmente fuori che dopo il pagamento, non sono stati inviati. Altri truffati con il phishing, attraverso il quale un malintenzionato inganna la vittima di turno, convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso. In questi casi rientra l’illecito utilizzo di carte di credito. Sulla monetica e frodi le denunce sono state 52, per importi sottratti pari a 12.717 euro.
Con riferimento alla pedopornografia e ai reati di aggressione on line, soprattutto contro i minori, sono stati monitorati 83 spazi virtuali. In tale ambito per quanto attiene alla pedopornografia, sono state effettuate 3 perquisizioni domiciliari, che hanno portato alla denuncia di altrettante persone. Avevano decine di immagini e video di minori custoditi nei computer. Tre le vittime identificate. Si registrano anche 2 casi di adescamento sui social network. Nei reati contro la persona, avviate indagini su 2 casi di revenge porn, vale a dire la pubblicazione in rete di immagini a carattere sessuale senza permesso, come forma di vendetta privata, un reato purtroppo sempre più diffuso anche in provincia di Agrigento.
Sono state acquisite 24 denunce di diffamazione con vittima maggiorenne (12 uomini e 11 donne), e in un caso la presunta vittima è una ragazza minorenne. In totale 17 soggetti hanno denunciato casi di sostituzione di persona. Nel settore cosiddetto “computer crime”, registrate 18 denunce per furto d’identità digitale (17 maggiorenni e una minorenne), 1 attacco ad un’azienda da parte di hacker, 17 attacchi privati, mentre sono state svolte investigazioni per il furto di 2 telefoni cellulari.