Non solo parole ma fatti. L’Ordine degli architetti di Agrigento, presieduto da Alfonso Cimino, mette a disposizione il Dipartimento di Protezione civile e propone l’adozione del “Fascicolo del fabbricato” per monitorare gli edifici del centro città.
“E’ trascorsa una settimana dal crollo del cornicione del palazzo sito in piazza Cavour e oggi l’unica piazza cittadina è ancora colma di macerie – afferma Alfonso Cimino, presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento – Un contesto che inesorabilmente sa di degrado e si accompagna a una serie di problemi che interessano le attività commerciali e i cittadini che abitano nella zona. Seppur rispettando i tempi del lavoro della magistratura, che indubbiamente deve fare il suo corso, sperando che si avvenga a soluzione nel più breve tempo possibile anche in relazione a una paventata pericolosità dei cornicioni ancora insistenti o di una copertura che sembra creare un ulteriore pericolo, l’Ordine degli architetti di Agrigento mette a disposizione il proprio Dipartimento di Protezione civile, guidato da Roberto Campagna, affinché possa essere da supporto nelle attività di monitoraggio dello specifico edificio o di quelli circostanti. Riteniamo sia necessario, quanto meno, eliminare le macerie e riaprire la piazza ai cittadini. In questo momento in cui Agrigento ha strade che necessitano di manutenzione e non vi è decoro urbano, questa situazione spinge a immaginare una città che sembra cadere sempre più nel degrado e questo, noi agrigentini, non possiamo permettercelo così come è inammissibile che gli abitanti dei palazzi limitrofi possano subire a lungo le conseguenze del crollo non potendo fare ritorno nelle proprie abitazioni.
L’Ordine degli architetti, così come ha fatto in passato – conclude Alfonso Cimino – propone l’adozione del “Fascicolo del fabbricato” per tutti gli immobili che si trovano in centro città o per i quali la costruzione è avvenuta oltre un decennio addietro, proprio per evitare il verificarsi di altre situazioni come quella avvenuta in piazza Cavour.