Agrigento
Palma di Montechiaro, il sindaco Castellino chiede scusa alla città, ma attacca ancora Malluzzo
Sono dispisciuto per quello che é accaduto nell’ultima seduta consiliare, per questo motivo chiedo scusa. In questi tre anni non ho mai voluto dedicare tempo prezioso a inutili facezie o battute perché dedito insieme alla giunta, a lavorare, anche 20 ore al giorno, al fine di dare risposte alla cittadinanza. Sono stato sempre al servizio della città, cercando e, credo riuscendo a fare comunità con la popolazione”.
È quello che dichiara il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, che ha tentato di aggredire il consigliere comunale, Salvatore Malluzzo.
“Nella seduta consiliare del 25 giugno scirso – continua Castellino – ho preso la parola all’inizio dei lavori per comunicare alla città l’ennesimo importantissimo traguardo raggiunto: per la prima volta nella storia, Palma di Montechiaro esprime la Presidenza al Consorzio Acquedotto Tre Sorgenti grazie all’elezione avvenuta in Assemblea dei soci della Dott.ssa Lo Giudice, eletta all’unanimità dei presenti per una quota pari al 92 % (assente solo il Comune di Campobello). I comuni presenti hanno riconosciuto a Palma di Montechiaro, infatti, il privilegio di guidare il Consorzio nonostante la città di Palma abbia una quota pari al 17%. Il Consigliere Malluzzo, arrivato in ritardo, non avendo quindi sentito per intero le comunicazioni del sottoscritto, agognando come di consueto la possibilità di salutare “i telespettatori” da casa, prende la parola dando il via al solito teatrino, mancando di rispetto alla Città, all’Amministrazione, al lavoro fatto dalla stessa ed al neopresidente del Consorzio Tre Sorgenti. In una accozzaglia di parole roboanti, vuote di contenuto che denotavano una totale non conoscenza di leggi, norme e procedure elettive, confondendo con imbarazzante e mortificante facilità i ruoli di Assemblea o CDA, di norma politica o di democratica elezione, riempendo il vuoto delle sue parole con citazioni e concetti filosofici presi in malo modo da Google o da fonti che, di certo, non meriterebbero di essere citate invano da chi non è neanche lontanamente associabile alle grandi personalità che le hanno prodotte. Nel suo farneticante e diffamante intervento ha offeso il sottoscritto su concetti quali etica e morale, offese che non apparterrebbero mai alla mia persona e, a questa Amministrazione. Lo stesso intervento carico di protervia è stato riservato già tante altre volte in questi tre anni ai rappresentanti in Giunta, ai Revisori dei Conti, ai Dirigenti di questo Comune e a chiunque altro affermasse la verità o esplicasse correttamente la norma e mostrasse le contraddizioni, le faziosità, la non conoscenza di questo Consigliere Comunale che, accecato da smania di protagonismo e vano apparire, non conosce il limite del buon gusto, del rispetto istituzionale e personale, della riconoscenza per il lavoro e le professionalità altrui, arrivando ripetutamente in questi tre anni a superare confini che esulano l’agone politico. Come si può costui definire un buon pubblico ufficiale quando costantemente interagisce con profili social anonimi che fanno dell’agire mafioso, dell’anonimato, della minaccia, della diffamazione, del procurato allarme, del disordine pubblico, financo in tempi di emergenza Covid 19, il proprio modus operandi? Come può parlare di norme colui che non conosce nemmeno la norma che vieta la pubblicazione sui media del Consiglio Comunale, che può essere riprodotto solo in maniera integrale e previa autorizzazione? Dopo la replica del Sindaco, il consigliere Malluzzo invece di rendersi conto della totale infondatezza della sua posizione, portava avanti un ennesimo intervento degno dei peggiori teatri di avanspettacolo nel quale intimava al sottoscritto e il Consiglio Comunale tutto che avrebbe bloccato i lavori consiliari e che non sarebbe ritornato al proprio posto se non avessimo esaudito i suoi contorti desii. Ciò ha scatenato una reazione che non intendo nascondere, una reazione per la quale ho chiesto immediatamente e richiedo oggi scusa alla massima assise cittadina, dispiaciuto per aver prestato il fianco a un provocatore di bassa lega che è arrivato in aula ieri senza alcun interesse per i provvedimenti importanti all’O.D.G. , ma con il solo scopo di offendere la mia figura di uomo prima e di sindaco di questa comunità poi, e con l’intento calunnioso di danneggiare l’immagine della città e del Consiglio, arrivando a deridere anche il grido Viva Palma di Montechiaro. Di fronte a queste minacce ed offese non era intenzione mia aggredire alcuno ma si è trattato di un gesto forte, frutto di una passione viscerale per la propria terra. Il Consigliere ha sempre fatto interventi vuoti, faziosi e personali e non si è reso mai protagonista, invece, di una proposta o di un emendamento nell’interesse della città: nello specifico ha sempre detto “non va bene questa cosa” non sapendo mai dire cosa andasse fatto altrimenti. Lo stesso tiene comportamenti, non solo differenti, ma sostanzialmente opposti nelle commissioni consiliari e nelle commissioni capigruppo e pure nei corridoio di palazzo degli Scolopi, rispetto all’osceno spettacolo che puntualmente porta avanti, congiuntamente a comunicati stampa, servizi televisivi, interviste radiofoniche che precedono la trattazione ufficiale degli argomenti. L’unica discriminante tra questi due opposti comportamenti è la presenza di “pubblico” che ormai rappresenta per questo consigliere una vera ossessione che condiziona il suo operato. Nonostante questo triste spettacolo il Consiglio Comunale in maniera responsabile è andato avanti ed ha esitato tutte le proposte all’O.d.G. non venendo meno al proprio dovere verso la Comunità”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA