Agrigento
Open Arms, sbarcati i 27 minori a bordo Ora l’ispezione sanitaria disposta dai pm
«E’ terminata l’evacuazione dei 27 minori non accompagnati. Che poi sarebbero ragazzi di 16, 17 anni. Soli. Molte lacrime. Hanno lasciato amici e compagni di viaggio. Vi auguriamo il meglio. E andiamo avanti. Per tutti». Lo ha scritto su twitter Open Arms Italia.
«Sbarcati 27 minori non accompagnati. Continua l’abuso di coloro i quali pretendono di coprire un fallimento politico provocando sofferenze non necessarie ai più deboli. 107 persone e 19 membri dell’equipaggio continuano a soffrire a bordo» ha aggiunto l’equipaggio della nave della Ong spagnola.
Ora è iniziata l’ispezione a bordo della nave Open Arms per accertare le attuali condizioni igienico sanitarie. Assieme alla polizia giudiziaria saliranno sull’imbarcazione della ong spagnola due medici del Ministero della Salute-Usmaf (ufficio sanità marittima). L’ispezione sanitaria è stata disposta dalla Procura di Agrigento.
Una iniziativa che fa seguito anche ai referti del responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa, l’ex deputato regionale di Forza Italia, Francesco Cascio secondo cui «dei 13 naufraghi fatti sbarcare dalla Open Arms solo uno aveva una otite, gli altri non avevano alcuna patologia come abbiamo accertato in banchina. Infatti, sono stati tutti condotti nell’hotspot».
«C’è qualcosa che non funziona – aveva osservato Cascio – perché solo uno aveva i sintomi segnalati, mentre gli altri stavano bene: eppure dalla relazione dello staff Cisom (il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta – ndr) risulta che a bordo ci sarebbero persone con diverse patologie».
Leggendo la relazione del Cisom, però la realtà appare diversa: «La situazione generale vede condizioni igienico-sanitarie pessime: spazi non idonei a ospitare un così ingente numero di persone – scrivono il medico Katia Valeria Di Natale e l’infermiere Daniele Maestrini dello staff Cisom -. I naufraghi vivono ammassati gli uni sugli altri, non c’è possibilità di deambulare, sono presenti solo due bagni chimici e spesso i naufraghi sono costretti a espletare i loro bisogni fisiologici nello stesso spazio in cui dormono e mangiano».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA