Nuccia Palermo: “L’acqua è un bene di prima necessità, eppure molti sindaci fanno poco o nulla per risolvere il problema della popolazione”

Di Gaetano Ravanà / 10 Settembre 2020

“C’è la malsana abitudine da parte di chi gestisce la cosa pubblica qui in Sicilia che parte da una convinzione errata e che abbiamo il dovere di spazzare via: la convinzione che la gente si abitui a tutto, anche ai peggiori soprusi. E così ci ritroviamo alla fine dell’estate con 14 Comuni della Provincia di Agrigento su 35 (Agrigento, Camastra, Comitini, Casteltermini, Favara, Lampedusa, Montallegro, Porto Empedocle, Sant’Angelo Muxaro, Santa Elisabetta, San Giovanni Gemini,  San Biagio Platani, Ravanusa e Sciacca) che, sebbene fosse prevista una scadenza al 31 maggio, non hanno votato uno straccio di delibera che approvasse lo Statuto dell’Azienda Speciale Consortile per la gestione pubblica dell’acqua”.
Sono queste le prime dichiarazioni di Nuccia Palermo, nella nuova veste di coordinatrice dell’area est della provincia di Agrigento di ATTIVA, il gruppo politico sorto di recente all’ARS su iniziativa dei deputati Matteo Mangiacavallo, Elena Pagana, Sergio Tancredi, Angela Foti e Valentina Palmeri.

“Ribadisco che parliamo di acqua e fa impressione l’abulia, il disinteresse e la sciatteria con cui alcuni amministratori hanno considerato procrastinabile la risoluzione dell’annoso problema della gestione pubblica del bene primario per eccellenza” continua Palermo, secondo la quale “L’immobilismo che a tal riguardo si è manifestato è di una gravità inaudita e non si possono ipotizzare attenuanti neanche per i tre Comuni la cui amministrazione verrà rinnovata nelle prossime amministrative del 04 ottobre. In primo luogo perché, dato l’imminente appuntamento elettorale, sarebbero dovuti essere i Comuni più celeri a dare avvio a questo indifferibile cambio di rotta ma, soprattutto, perché, ahimè, incredibilmente il tema dell’acqua non è rientrato nemmeno di striscio tra i temi della campagna elettorale.

Per quanto mi riguarda non posso che consegnarvi la testimonianza del mio atterrimento di fronte alla pervicace inerzia dell’attuale Presidente del Consiglio Comunale di Agrigento Daniela Catalano che nonostante le ripetute e appassionate sollecitazioni di alcuni consiglieri, tra cui la sottoscritta, non ha mai inserito tale punto all’Ordine del Giorno”.

“L’acqua è un bisogno, un bene e un diritto di tutti”, conclude la neo-coordinatrice di ATTIVA “non possiamo più tollerare l’inerzia di chi non si prende la responsabilità di impegnarsi per risolvere i problemi reali delle persone per paura di modificare lo status quo ma ha il “coraggio” di presentarsi al cospetto dei cittadini promettendo chissà quale cambiamento. I cittadini, però, ormai hanno consapevolezza che i diritti non sono favori e che la mobilitazione e la partecipazione “dal basso” rappresentano una potenza irresistibile che non si arresta di fronte alle resistenze del potere”.

 

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Redazione
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