«Avvocà io ho vinto i buoni spesa ma questi non me li vogliono dare perché dicono che sono di Alatri”: indignata e delusa, la casalinga consegna scontrini e prove di acquisto all’avvocato Enrico Pavia, sventolando davanti alla scrivania dell’incredulo legale le copie del regolamento scaricate on line e stampate. Il logo sui fogli è quello di uno dei più famosi marchi europei della grande distribuzione ed effettivamente c’è scritto che dal gioco a premi pubblicizzato su tutte le reti nazionali possono partecipare i consumatori che fanno la spesa in qualunque punto vendita italiano o della Repubblica di San Marino «esclusi i punti vendita dei Comuni di Alatri (Frosinone), Veroli (Frosinone) e Canicattì (Agrigento)». Non importa se piccole botteghe o grossi ipermercati e supermercati; vanno bene discount, cash & carry e grossisti: ma non devono trovarsi in quei due centri della provincia di Frosinone né nella città siciliana.
Nero su bianco, è sul regolamento dei concorsi “Marchi del benessere”, “Il buono che ti Premia”, “Scopri il gusto di volerti bene”. Sono abbinati all’acquisto di prodotti famosissimi. Tanto per fare un esempio: pasta e sughi Buitoni, Nescafé, Nesquik, Orzoro, Kit Kat, Smarties, Levissima, Frùttolo, le marmellate Zuegg, Céréal, Pesoforma, Orzo Bimbo. L’elenco è lunghissimo, i concorsi sono almeno tre, le città escluse sono sempre le stesse ed in alcuni casi si aggiungono anche i negozi di Grumo Appula (Bari) e Biccari (Foggia).
L’avvocato scrive alle società che organizzano i concorsi legati agli acquisti dei grandi marchi. E dopo uno scambio di raccomandate, i 50 euro in buoni acquisto vengono riconosciuti alla signora. Tutti vissero felici e contenti? No, siamo solo all’inizio: perché la casalinga ha portato al legale un’altra serie di rifiuti a riconoscerle i premi. Si scopre così che la signora ed un gruppo di amiche sono quasi delle ‘professionistè dei giochi a premi: non hanno altri lavori, scaricano il regolamento, lo studiano, si confrontano in una chat, decidono dove e quando fare gli acquisti: concorrono per vincere auto, consolle per videogiochi, viaggi in Sudamerica. E vincono: poco ma tante volte. Fino a quando è scattato lo stop per regolamento. È per questo motivo?
A chiedere un chiarimento ora è l’associazione dei consumatori Aeci – Associazione Europea dei Consumatori Indipendenti della provincia di Frosinone: il presidente Matteo Loffredi ha inviato una richiesta all’Antitrust. Evidenzia che gli ignari consumatori acquistano i prodotti anche in quei negozi ma non sanno di essere esclusi sin dal principio ad ogni possibilità di vincita. L’avvocato Pavia è anche consigliere comunale ad Alatri ed ha deciso di presentare una mozione. Il premio per le sue casalinghe non ha intenzione di mollarlo.