Agrigento
Naro, «guerra», proteste e feriti nel centro di accoglienza
NARO – Quattro nigeriane arrestate, altre cinque denunciate, tre carabinieri feriti, e una struttura devastata. E’ il bilancio di una rivolta scoppiata, l’altro pomeriggio, nella comunità alloggio per donne, all’interno dell’Istituto “Immacolata Concezione” di Piazza Cavour, nell’abitato di Naro. Il parapigia è stato scatenato dalle migranti, perché non soddisfatte della sistemazione in quell’edificio, e per il trattamento loro riservato che, a loro dire, non sarebbe idoneo.
Scattato l’allarme massiccio l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Licata, i quali dopo avere riportato la calma, hanno fatto scattare le manette ai polsi nei confronti di quattro ragazze, fra i 18 e i 19 anni, chiamati a rispondere dell’ipotesi di reato di rissa, lesioni personali, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Cinque, invece, le minorenni che – per le stesse ipotesi di reato, a vario titolo, – sono state denunciate, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo. Contrariamente a quanto già accaduto ad Agrigento o in altri Comuni della provincia, questa volta, non s’è trattato di una protesta dovuta al malfunzionamento del wi-fi, alla mancanza di acqua calda o al cibo non gradito. Sarebbero emersi dei problemi di vivibilità nella struttura, e da giorni ripetevano di non essere soddisfatte dell’accoglienza e del posto. Senza contare il fatto di alcune antipatie sorte tra le ospiti stesse. Difficoltà che hanno, di fatto, innescato la maxi protesta, che s’è concretizzata l’altro pomeriggio. Si sono messe d’accordo e all’ora stabilita hanno dato vita ad una vera e propria rivolta.
Hanno presentato il «conto» alla struttura. Per questo hanno affrontato i dipendenti, in quel momento in servizio, impedendogli di svolgere il loro lavoro. Da lì a poco la situazione è ulteriormente precipitata. Hanno messo in atto un vero e proprio raid teppistico. Danneggiati arredi, mobili e suppellettili. Una dipendente del centro, spaventata dalla situazione, si è precipitata a chiamare i centralini di emergenza, invitando le forze dell’ordine a fare presto. Dopo la segnalazione sul posto sono accorsi i carabinieri delle Stazioni di Naro e Camastra, i quali hanno avuto il loro daffare per riportare l’ordine e convincere le ragazze a desistere nel portare avanti la loro. Ripristinata la calma, quattro nigeriane sono state arrestate, e cinque denunciate, anche se la vicenda è tutt’altro, che chiusa. Nel corso della baruffa, da registrare il ferimento di tre militari dell’Arma, i quali hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari, che hanno diagnosticato loro leggeri traumi, oltre a contusioni e escoriazioni sparse in varie parti del corpo, e giudicati guaribili con pochi giorni di prognosi. Restano da verificare le decisioni in merito al trasferimento delle migranti “insoddisfatte” in altre strutture alloggio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA