“Non affrontiamo soltanto problemi di logistica e di accoglienza. Sono tornato a richiedere al ministero dell’Interno quelle risorse che servono a coprire le spese di cui si fa carico il territorio: lo straordinario dei vigili urbani, ad esempio, l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e i maggiori costi di nettezza urbana. Sono spese vive cui il Comune deve far fronte in questa particolare situazione. Più in generale, ho chiesto una presenza maggiore dello Stato”.
Lo ha annunciato, dopo aver scritto una lettera al ministro Luciana Lamorgese, il sindaco di Agrigento Lillo Firetto.
“Ho scritto alla ministra che non si può pensare di accogliere indiscriminatamente. Stiamo vivendo seriamente problemi di ordine e sicurezza – ha spiegato Firetto – . In particolare, insidie alla sicurezza sanitaria delle nostre città. Lo Stato faccia lo Stato. Non è possibile che persone obbligate alla quarantena possano fuggire agevolmente da un centro di accoglienza, com’è accaduto a Porto Empedocle o in altri Comuni in Sicilia. È un segno grave di fragilità dello Stato. Non è possibile far svolgere la quarantena in strutture inserite all’interno di aree commerciali o residenziali. Bisogna fermare i barchini e i trafficanti di uomini che speculano sulla disperazione. Occorre lavorare sulla cooperazione per bloccare seriamente le partenze e accelerare i rimpatri, sia per via navale che aerea – ha concluso Firetto – . Chi non ha diritto di stare nel nostro Paese deve tornare indietro”. (ANSA).