Ma Agrigento è una città turistica?

Di Gaetano Ravanà / 24 Agosto 2019

“Il turismo e business, significa fare affari. Il turismo ha un suo mercato e regole precise, con una sua domanda ed una sua offerta. L’aspetto artistico e culturale è fondamentale ma questo deve essere unito ad una capacità organizzativa e commerciale tale da creare valore economico tangibile sul territorio. La destinazione turistica è un insieme di attrattive e di servizi; un insieme di risorse che sono capacità attrattiva ed aggiunta di servizi necessari per il soggiorno.
“Le città d’arte come Agrigento – dice il presidente di Confcommercio della città dei templi, Francesco Picarella – non può limitarsi ad esibire solo reperti storici ed artistici. Questo perché la gente ci passa poche ore e poi va via. Avere beni monumentali straordinari come la valle dei templi ed il centro storico non ci fanno una destinazione turistica. Si tratta di risorse turistiche, è diverso. Offrire parchi tematici per diversi target, attrazione, eventi, prodotti gastronomici ecc. riuscirebbero a trattenere i visitatori per più giorni. Il visitatore poco preparato ricorda le code per entrare nei musei e nelle chiese, la difficoltà di trovare da bere o di reperire una toilette, la fatica per il continuo camminare, e gli rimane in mente ben poco delle opere esposte, che, come si è visto, spesso non sono valorizzate in modo sufficiente per chi non è culturalmente preparato. Da questo concetti bisogna partire per costruire l’offerta, una città è un contenitore che va riempito, integrando gli elementi. E’ arrivato il momenti di prepararci a questa sfida, mettendo da parte il concetto di cosa gli altri possono fare e cominciare ad organizzare su cosa ognuno di noi può dare”.

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Pubblicato da:
Redazione
Tag: Confcommercio Agrigento francesco picarella Turismo agrigento