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M5S: “Il Comune di Grotte rischia di rimanere all’asciutto”

Di Redazione |

Il 20 Dicembre 2018, il Governo del Cambiamento emana la legge n. 145 che consente ai Comuni di richiedere un’anticipazione di liquidità da destinare al pagamento di debiti maturati alla data del 31/12/2018 (Legge di Bilancio 2019).  Tale anticipazione doveva essere richiesta dai Comuni entro e non oltre il termine del 28/02/2019. E’ la nuova denuncia del gruppo del M5S.

“Con estremo ritardo, ovvero a soli tre giorni dal termine perentorio, il 25/02/2019 il Presidente del Consiglio Comunale di Grotte, convoca una seduta consiliare straordinaria ed urgente per trattare, tra i vari punti all’ordine del giorno, l’autorizzazione a richiedere tale anticipazione di liquidità. Tanto era urgente e straordinario che i consiglieri di maggioranza non sono riusciti a garantire il numero legale, conditio sine qua non per la validità dell’adunanza (solo sei i presenti). Come previsto dal regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, la mancanza del numero legale comporta la sospensione di un’ora della riunione. Allo scadere dei 60 minuti la situazione rimane invariata: per tali ragioni si rinvia la seduta all’indomani. Il giorno successivo, i cinque consiglieri di maggioranza presenti (uno in meno del giorno precedente) approvano la delibera in questione. Si passa alla votazione dell’immediata esecutività: 5 voti favorevoli e 2 contrari.I voti sfavorevoli sono dettati dall’impossibilità che il gruppo di opposizione ha riscontrato nell’entrare in possesso della documentazione necessaria per effettuare una scelta consapevole e informata. Secondo quanto stabilito dal D. Lgs 18 agosto 2000 n°267 e dall’art. 134 comma 4 del TUEL, “ Nel caso di urgenza le deliberazioni del consiglio o della giunta possono essere dichiarate immediatamente eseguibili con il voto espresso dalla maggioranza dei componenti. Si riscontra, dunque, la mancanza dei presupposti per la validità dell’immediata esecutività della delibera in oggetto, avendo ricevuto solamente 5 voti favorevoli (la maggioranza semplice dei presenti) e non 7 (la maggioranza dei componenti del collegio) così come richiesto dalle norme sopracitate. Poiché, per le ragioni sopra esplicate, l’iter procedurale non si è concluso entro il 28/02/2019 (così come imposto dalla legge), sono venuti a mancare i requisiti per poter richiedere e ottenere le anticipazioni in questione. In estrema sintesi, il Comune di Grotte rischia di non ricevere nemmeno un centesimo…”.

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