L’odissea di un gruppo di linosani per rientrare nella più piccola delle Pelagie

Di Redazione / 29 Dicembre 2019

Questo video racconta il ritorno a casa di un gruppo di linosani che ha dovuto sopportare una vera e propria odissea: prima la nave ferma a Porto Empedocle per sette giorni proprio nel periodo di Natale, poi l’imbarco ed un viaggio di oltre 20 ore perché la “Sansovino” una volta arrivata a Linosa, a causa di un guasto è tornata indietro fino a Lampedusa e da lì i passeggeri sono stati fatti salire a bordo di una motovedetta della capitaneria di Porto, che li ha finalmente fatti arrivare a destinazione.

“Nella qualità di sindaco – dice Salvatore Martello – pur non avendo competenze né alcuna responsabilità diretta sul sistema dei collegamenti navali con le nostre isole, mi sono attivato per trovare soluzioni alternative e per andare incontro il più possibile alle necessità dei passeggeri bloccati. Mi auguro che guardando questo video, chi ha responsabilità e potere di intervento capisca che quando chiediamo l’utilizzo di un elicottero non lo diciamo per trasportare pecore o pacchi postali, ma persone. Persone che hanno i loro diritti, le loro esigenze familiari e lavorative e che restando bloccate per giorni hanno visto andare all’aria le loro vacanze, hanno perso biglietti aerei già acquistati, hanno dovuto interrompere servizi (anche di pubblica utilità), sono stati costretti ad annullare visite mediche già programmate. I linosani chiedono giustizia! C’è bisogno di una legge sulla continuità territoriale che garantisca realmente, grazie a navi ed aliscafi moderni ed efficienti, i collegamenti da e per Linosa e Lampedusa; c’è bisogno di comandanti esperti che sappiano andare per mare e che non si fermino di fronte alla prima difficoltà; c’è bisogno di mezzi alternativi per il trasporto, come ad esempio un elicottero da mettere a disposizione quando è necessario. I nostri non sono capricci, sono esigenze sacrosante! Da sindaco di Lampedusa e Linosa esprimo la mia solidarietà ad i miei concittadini che hanno dovuto subire tutti questi disagi, ancora più pesanti perché nella settimana di Natale. Continuiamo la nostra battaglia per avere riconosciuto il diritto alla mobilità. Per prima cosa, chiederò che ai linosani vengano risarcite le spese che hanno dovuto affrontare nei giorni in cui sono stati costretti a restare a terra in attesa di potersi imbarcare per tornare a casa”.
 
 

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