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Licata, nuovi ritrovamenti nell’antica Finziade

Gli archeologi hanno rinvenuto un’anfora che conteneva piccole lische di pesce in ottimo stato di conservazione

Di Redazione |

Un nuovo sorprendente ritrovamento proviene dagli scavi attualmente in corso a Licata nell’area di monte Sant’Angelo. Da una delle case attualmente oggetto di studio, infatti, è emersa una grande anfora all’interno della quale gli archeologi hanno rinvenuto un’importante quantità di resti di pesci di piccole dimensioni, che saranno adesso oggetto di specifici studi da parte della paleobotanica Erika Zane e dell’archeozoologa Ester Vaga. Si tratta di un ritrovamento non comune soprattutto per la quantità dei resti e per il loro stato di conservazione, che consentirà di comprendere meglio le abitudini alimentari e le tecniche di conservazione dei cibi da parte degli abitanti dell’antica città di Finziade.

Gli scavi, in corso dallo scorso anno, sono sostenuti dal Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento diretto da Roberto Sciarratta in convenzione con il Cnr di Catania e si inseriscono nel programma “Finziade project”, diretto dagli archeologi Alessio Toscano Raffa per il Cnr-Ispc Catania, e Maria Concetta Parello, con il coordinamento logistico di Rosario Callea, del Parco della Valle dei Templi.  Obiettivo del progetto, che è stato sostenuto in modo diretto e fattivo anche dalla comunità locale, era appunto ricostruire l’impianto urbanistico dell’antica Finziade e conoscere meglio le caratteristiche della vita quotidiana nell’ultima fondazione greca di Sicilia (282 a.C.).

Le attività avviate ad inizi dicembre, rientrano tra le iniziative per la promozione e l’organizzazione delle iniziative collegate all’evento “Agrigento capitale della cultura italiana 2025”, ai sensi dell’articolo 24, legge regionale n. 1 del 16 gennaio 2024, di cui al decreto 2931 del 25 luglio 2024.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA