Un sit in è stato indetto per lunedì 16 ottobre dalle Delegazioni di Agrigento delle associazioni ambientaliste Mareamico e Marevivo a Punta Bianca per protestare contro le esercitazioni condotte dall’Esercito nel poligono DRasy in un’area che è stata anche dichiarata l’anno scorso riserva naturale dalla Regione. «Da 64 anni l’Esercito – spiegano gli ambientalisti – inquina l’area di Drasy con le sue operazioni militari. Tutto ciò deve terminare per sempre! Gli agrigentini vogliono la riserva naturale e non le esercitazioni militari».
Il sit in è stato indetto per lunedì 16 ottobre proprio in concomitanza con l’inizio delle esercitazioni nel poligono Drasy che dureranno secondo i programmi fino al 29 dicembre 2023. La Capitaneria di Porto Empedocle infatti ha emesso l’ordinanza per vietare ogni attività legata alla navigazione, ancoraggio, transito, sosta, balneazione e ogni altra attività lungo il tratto di costa interessato alle esercitazioni militari anche perché i militari sparano obici che spesso finiscono in mare.
Lo scorso anno la Regione Siciliana ha dichiarato l’area Riserva Naturale Orientata ma nonostante questo i mezzi militari pesanti torneranno a percorrere le stradine sterrate e impraticabili di Drasy e torneranno a rimbombare i colpi di cannone sparati verso il mare in un’area non solo protetta ma anche a meno di 10 km in linea d’aria dai templi.
«Le esercitazioni debbono terminare – ha detto Claudio Lombardo – per sempre e contiamo nella autorevolezza della Prefettura affinché questa spada di Damocle che pende da tempo sulla Riserva, venga eliminata e prevalga la ragionevolezza. Ci saremmo aspettati che l’Esercito provvedesse alla bonifica dei luoghi – continua Claudio Lombardo – invece non è stato fatto nulla, anzi, stanno riprendendo le esercitazioni».
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