Lampedusa, tamponi negativi per 25 migranti che erano risultati positivi al test

Di Redazione / 26 Luglio 2020

AGRIGENTO – I tamponi rino-faringei ai quali sono stati sottoposti i 25 migranti che erano risultati positivi – con test sierologico – al Covid-19 hanno dato esito negativo. Dopo che già ieri sera erano arrivati i risultati, sempre negativi, dei primi 10 tamponi, stamani, a Lampedusa (Agrigento), è giunto l’esito anche degli altri 15. Nessuno dei migranti che si trova all’hotspot è affetto dal Coronavirus. A rendere noto l’esito dei test sierologici per 25 migranti che si trovano a Lampedusa, ieri, era stata la federazione sindacale di polizia (Fsp). Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, aveva subito parlato di «fake news» ed annunciato la presentazione di una denuncia in Procura.

«Seguiamo con spirito di umana comprensione il vaniloquio del sindaco di Lampedusa che, evidentemente obnubilato dalle preoccupazioni per la stagione turistica, ha problemi a leggere il semplice testo delle nostre dichiarazioni e invoca nientemeno che azioni penali nei nostri confronti per ‘procurato allarmè. Sarebbe da ridere se non si trattasse di circostanze terribilmente serie». Lo dice Valter Mazzetti, segretario generale dell’Fsp Polizia di Stato in replica al sindaco di Lampedusa, Totò Martello. «Ribattere sul piano tecnico giuridico è addirittura inutile, dal momento che Fsp Polizia e Mp si sono limitati a segnalare i 25 casi di positività ai ‘test sierologicì, confermati dall’Asp e dalla Regione, e il collega Antonio Alletto ha spiegato a chiare lettere che quei soggetti sarebbero stati in seguito sottoposti a esami ulteriori come da normale procedura, e cioè il tampone che, fortunatamente, ha poi dato esito negativo», spiega. “Ma sul piano sostanziale – conclude – nulla cambia in ciò che abbiamo voluto dire ieri e che ribadiamo oggi: i rischi connessi all’emergenza sanitaria uniti all’ormai sistematico susseguirsi di sbarchi, che tengono Lampedusa e altre zone del paese in una situazione di costante pressione, richiedono che lo Stato si attivi per predisporre procedure, protocolli e sistemi organizzativi stabili, rapidi, immediati ed efficienti, senza lasciare cittadini, enti locali, e operatori della sicurezza impegnati in questi luoghi, sotto stress un minuto più del dovuto”.

Gli sbarchi intanto continuano nell’Agrigentino. Tredici tunisini sono stati bloccati dai carabinieri, sugli scogli di Linosa e altri 15 intercettati su un barchino, dalla Guardia costiera, nelle acque antistanti a Lampedusa. Sono due gli sbarchi, con un totale di 28 migranti, avvenuti durante la notte nelle Pelagie. All’hotspot di Lampedusa, che fino a 24 ore fa ospitava 1.027 persone e da dove ieri sera sono stati trasferiti col traghetto di linea per Porto Empedocle 80 immigrati, ci sono al momento 962 immigrati, dieci volte la capienza massima prevista per la struttura. Dal molo Favarolo, già in nottata, sono stati portati in nottata nell’hotspot di contrada Imbriacola anche i 15 che erano stati soccorsi dalla Guardia costiera. Nelle prossime ore verranno trasferiti, con una motovedetta, da Linosa a Lampedusa pure i 13 tunisini bloccati sulla terraferma.
Nella tarda mattinata, lasceranno la struttura di primissima accoglienza altri 200 migranti circa che verranno imbarcati sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle. Sempre per oggi è previsto, con il pattugliatore della Guardia di finanza che è giunto a Lampedusa nel tardo pomeriggio di ieri, il trasferimento di altri 170 migranti.

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Tag: covid hotspot lampedusa migranti sbarchi