PALERMO – «Giorni fa avevo denunciato alcuni inquietanti atti vandalici a Lampedusa, che purtroppo non si fermano. Ieri notte qualcuno è entrato nell’Istituto Luigi Pirandello: quattro computer sono stati rubati, altri sono stati danneggiati e alcune aule sono state messe a soqquadro. Di tutto questo ci si è accorti stamattina, gli alunni che si erano presentati per seguire le lezioni sono stati fatti tornare a casa». Lo dice il sindaco di Lampedusa, Totò Martello. Sull’episodio indagano i carabinieri.
«Resto sconcertato, anche perché in piena emergenza Covid quei computer erano spesso l’unico mezzo di contatto fra la scuola e gli studenti. Rubare, compiere atti di vandalismo, è sempre grave. Ma quando queste azioni sono fatte ai danni di una scuola e tolgono ai nostri ragazzi la possibilità di studiare – aggiunge Martello – assumono un significato ancora più grave e triste, che deve far riflettere anche sulla necessità di difendere i valori fondanti della nostra società». «Oggi – conclude il sindaco – sono stato all’istituto Pirandello per verificare l’accaduto e per esprimere la vicinanza della nostra Comunità e dell’Amministrazione comunale ai dirigenti, agli insegnati, agli studenti ed alle loro famiglie».