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Lampedusa, gli sbarchi aumenteranno e la Prefettura svuota l’hotspot

In arrivo anche un pattugliatore della Finanza e la San Marco per liberare posto nel centro d'accoglienza

Di Concetta Rizzo |

Bisogna fare in fretta. Domani sera, o al massimo all’alba di lunedì, il mare tornerà ad essere calmo, facilitando di fatto le traversate di migranti, per i prossimi 15 giorni. Se non lunedì, al massimo martedì, l’hotspot di Lampedusa dovrà essere svuotato e ripulito, pronto ad accogliere – in condizioni igienico-sanitarie decenti – i gruppi di profughi che sbarcheranno autonomamente o verranno soccorsi.

La nave San Marco della Marina militare, oggi, in un vero e proprio tour de force, ha imbarcato 600 ospiti della struttura di primissima accoglienza ed ha poi preso il largo per Porto Empedocle (Agrigento) dove giungerà domattina. I 600 migranti verranno dislocati fra la Sicilia e il resto della penisola, mentre la nave della Marina tornerà a Lampedusa per trasportare altre 600 persone.

«Domani sera dovrebbe inoltre partire un grosso pattugliatore della Guardia di finanza che imbarcherà altre 120 o 150 persone. Se non lunedì, al massimo martedì, completeremo i trasferimenti», ha detto, facendo il punto della situazione, dopo un sopralluogo all’hotspot, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. «Lavoriamo alacremente e continueremo a farlo. – ha aggiunto – E’ stata fatta già ieri, d’intesa con il Comune, una raccolta straordinaria di rifiuti presenti nella struttura che verrà ripulita ulteriormente».

Ma non è stato semplice, infatti, con 1.850 persone presenti, alcune delle quali non hanno manifestato interesse a collaborare per rimuovere tutti i rifiuti che invadevano padiglioni e piazzale. Fra le difficoltà che si sono registrate e che hanno anche rallentato le procedure di pre-identificazione degli ospiti, anche la mancanza di mediatori. Si parla di contratti ed incarichi scaduti. «Oggi ci sono stati degli innesti significativi grazie a Frontex e Unhcr. Stiamo cercando di rimettere in piedi un meccanismo – ha assicurato il prefetto di Agrigento – che ha avuto dei momenti di difficoltà, da parte nostra l’attenzione è assoluta». Partita la nave San Marco, all’hotspot sono rimasti 1.250 migranti, a fronte di 350 posti disponibili. In serata, con il traghetto di linea Cossydra ne dovrebbe partire – ammesso che vengano ultimate in tempo le procedure di pre-identificazione – un altro centinaio. Nel tardo pomeriggio di ieri, è arrivato ed ha fatto un sopralluogo il direttore centrale dei Servizi civili per l'immigrazione e l’asilo, il prefetto Michela Lattarulo del dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno. Lattaurulo e Cocciufa, hanno incontrato il neosindaco delle Pelagie Filippo Mannino.

«Il sistema non funziona: basta andare a Porto Empedocle, all’arrivo del traghetto da Lampedusa, per vedere i migranti che, una volta approdati, sono lasciati a se stessi. Nessuno li conduce nei centri d’accoglienza e nel territorio si vedono lunghe file di persone sotto il sole, dirigersi verso la stazione ferroviaria per andare chissà dove. Queste scene danno la misura del disinteresse nei confronti dei migranti», polemizza l’ex sindaco Totò Martello. 

Martello, in realtà fa riferimento, ai migranti che ricevono l'ordine di espulsione del questore, coloro che devono lasciare l'Italia nel giro di pochi giorni. Perché non tutti coloro che vengono trasferiti da Lampedusa restano in giro per le strade. "I flussi sono sostenuti, l’hotspot non ha la capacità di contenerli e questo è noto da sempre. Le uniche variabili a determinare gli arrivi sono le condizioni meteo, anch’esse prevedibili. Portare via 500 persone, – conclude Martello – quando ne sono presenti duemila, equivale a lasciare tutto inalterato e continuare nell’emergenza».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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