È partita nel mare di Lampedusa l’operazione “responso”: sette imbarcazioni e dieci sommozzatori hanno dedicato diverse ore della domenica alla pulizia dello specchio d’acqua e dei fondali di Cala Galera e della Tabaccara, recuperando rottami in legno e ferro derivanti dalle “carrette del mare”, ben due motori fuoribordo, oltre a svariata quantità di plastica e micro plastica.
“Abbiamo il dovere di prenderci cura del nostro mare – dice il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello – iniziative come questa hanno grande valore perché aiutano i nostri fondali a respirare, ma al tempo stesso dimostrano quando sforzo sia necessario da parte delle istituzioni per tutelare le risorse naturali”. L’iniziativa è stata promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con i sub dell’isola, l’associazione Pescatori ed il CoGePa.
I volontari torneranno in mare nelle prossime due domeniche, ripartendo da Cala Pulcino e dalla rimozione delle “reti fantasma” presenti nei fondali dell’isola.