serie D
L’Akragas tra Deni e Russello: cosa c’è dietro la trattativa e perché non decolla
Le questioni extra campo sempre in primo piano e domenica c'è la Sancataldese in trasferta
A Salvezza ormai praticamente acquisita sono le questioni extra campo a “movimentare” il mondo Akragas. Soprattutto dopo l’ultimo post di Diego Russello, l’imprenditore originario di Grotte che ha i suoi affari a Milano e che l’altro giorno – sparandola un po’ grossa – ha detto non solo di volere ancora comprare l’Akragas (e ci sta) ma anche di volerla portare in serie A (che ha il sapore di una boutade).
Il progetto di Russello
Che Russello – che non ha alcun rapporto di parentela con chi vi scrive – voglia acquistare l’Akragas non è un mistero e non lo è da questa estate quando ci fu il primo avvicinamento con il gruppo di Giuseppe Deni. Russello però puntava al 100% delle quote, Deni voleva dei soci (e infatti arrivarono quelli ex Sancataldese) e non se ne fece nulla. Ma il progetto non è del tutto tramontato, a prescindere dai post su instagram che probabilmente più che aiutare la trattativa la rallentano. Lo scorso 7 febbraio ad esempio Diego Russello, attraverso alcuni consulenti, ha notificato alla società la propria disponibilità ad acquisire la titolarità dell’intero pacchetto di quote, richiedendo, altresì, la documentazione contabile necessaria a valutare l’attuale situazione societaria. Una due diligence che presuppone una sorta di diritto di prelazione all’acquisto previo il controllo dei conti.
I paletti di Giuseppe Deni
Giuseppe Deni però, secondo quanto filtra dall’entourage di Russello, non ha dato alcun riscontro. Il fatto è che Deni non si “fida” compiutamente di Russello. In sostanza il patron dell’Akragas – forte anche della “riabilitazione” del Cga che ha smentito i dubbi della Questura di Agrigento – non ha fretta di vendere. Prima vuole vedere come finisce con lo stadio Esseneto (che è l’unico modo per rendere la gestione dell’Akragas economicamente sostenibile). E quindi Deni prende tempo. Anche perché – secondo quanto risulta a lasicilia.it – Deni prima di dare accesso ai conti della società biancazzurra vuole garanzie bancarie sulla reale solidità del gruppo Russello. Dunque, almeno al momento, la diffidenza si sta frapponendo tra i due gruppi.
Il terzo incomodo
Deni però dopo l’esperienza Imolese vorrebbe rilevare – o comunque sta trattando – anche un altro club di serie D del Nord Italia. Quindi è probabile che anche questa trattativa possa influenzare quella che riguarda l’Akragas. Di sicuro c’è che la questione stadio Esseneto è dirimente. Se il bando resta come è e l’Akragas non dovesse partecipare alla gara il futuro del club e della serie D sarebbe nebuloso. Sperando che tutti i protagonisti della vicenda – che ci mettono i soldi e che hanno dunque il diritto di far fruttare il proprio investimento – si rendano però conto che il calcio non è come vendere automobili o generi alimentari. Di mezzo c’è la passione di migliaia di persone. Passione di cui non si può non tenere conto. A cominciare da domenica al Valentino Mazzola nel derby contro la Sancataldese.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA