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L’Akragas, lo stadio, il sindaco “assente” e il Comune che non c’è: Deni all’attacco
L'imprenditore ha confermato le dimissioni dalla presidenza (che passa all'avv. Rosato) ma ha ribadito che non cambiano gli obiettivi sportivi: «Traditi dalla politica»
La palla passa al Comune perché il presidente dell’Akragas Giuseppe Deni nel corso di una conferenza stampa ha attaccato frontalmente proprio sull’Amministrazione comunale, e in particolare l’assessore allo sport Costantino Ciulla («è zero») e il sindaco Francesco Miccichè («Ah perché? Abbiamo un sindaco?»).
Al centro c'è la questione stadio Esseneto. Deni ha infatti ribadito le due dimissioni irrevocabili della presidenza della società pur confermando l’impegno economico per sostenere il progetto serie D: «Non è un controsenso e vi spiego perché – ha detto Deni -: mi dimetto così non sarò costretto ad avere a che fare con questa gente (si riferisce agli amministratori comunali, ndr). Lo farà qualcun altro. Io non voglio avere nulla a che fare con loro». Strali insomma contro la politica agrigentina perché al centro c’è la questione stadio: «Prima delle elezioni amministrative e della crisi di governo – ha spiegato Deni nel corso di una conferenza stampa – ci era stato assicurato che erano in arrivo importanti finanziamenti. Sono due anni che attendo risposte e ad oggi non posso che riscontrare il totale disinteresse del sindaco, che non è mai venuto allo stadio, e della politica agrigentina. Ho voluto chiarire i motivi delle mie dimissioni anche per rassicurare i tifosi: l’impegno a sostenere l’Akragas e a raggiungere i nostri obiettivi non mancherà. Voglio vincere il campionato e provare a vincere la Coppa Italia ma non voglio più interloquire con questi politici».
Parole durissime sono state pronunciate contro l’attuale assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro che è il politico di riferimento del sindaco di Agrigento Miccichè. Il nuovo presidente sarà l’avvocato Giancarlo Rosato.
L’Amministrazione nei prossimi giorni dovrebbe approvare il bando per l’affidamento dello stadio: «Noi – ha detto Deni – abbiamo un progetto che non può prescindere dallo stadio. Io e i miei soci faremo di tutto per conquistare la serie D e per tornare in serie C. Ma senza lo stadio è impossibile ambire a traguardi ambizioni. E la responsabilità è del Comune».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA