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L’Akragas doma la Sancataldese: 2 a 1 tra le montagne russe e Sorrentino “eroe”

Biancazzurri vanno al riposo sul 2 a 0, i nisseni non pungono ma la riaprono nel finale

Di Fabio Russello |

Le montagne russe dell’Akragas non finiscono mai e la stessa partita contro la Sancataldese rispecchia fin qui il cammino – comunque positivo: 18 punti, quinto posto e +9 sulla zona play out – con troppi alti e bassi anche in campionato.

Quattro partite in una

Perché Akragas – Sancataldese 2 a 1 non è una sola partita, ma almeno quattro in una. La prima è quella fino al 40’ del primo tempo. L’Akragas non gioca, la Sancataldese nemmeno ma fa qualcosa (poco) in più, ma nessuno tira in porta. Errori tecnici a gogò e Trombino, che prima punta non è, deve sacrificarsi tra i marcantoni della difesa nissena. Isolato come è non ne prende una (anche perché dai compagni arriva poco o nulla). Ma pure la Sancataldese non è granché: giochicchia a centrocampo ma dalle parti di Sorrentino non ci arriva mai.

La svolta

La seconda partita (che dà la svolta) è quella dal 40′ all’intervallo: c’è un calcio di punizione che Trombino tira sulla barriera, ma l’arbitro vede che il pallone è ribattuto con un braccio dentro l’area. Il rigore è solare e manco quelli della squadra di Scalfani protestano più di tanto. Lo stesso Trombino tira il penalty e segna. La Sancataldese accusa il colpo e dopo tre minuti c’è il raddoppio: sponda di Trombino e bel tiro dal limite di Di Mauro. Ma – va detto a chiare lettere – è un 2 a 0 che lascia sorpresi tutti perché letteralmente arrivato dal nulla cosmico che si era visto nei primi 40 minuti. Il tecnico Marco Coppa, squalificato e in tribuna a dare indicazioni alla panchina, deve però essere soddisfatto: stare 2 a 0 dopo un primo tempo così è davvero un segno del destino. L’Akragas del resto si deve salvare tranquillamente e i risultati – sei vittorie e cinque sconfitte – dicono che la salvezza è lì a portata di mano, ma dicono anche che le montagne russe non si fermano mai.

La ripresa

Al rientro dagli spogliatoi c’è la terza partita: Sclafani cambia assetto tattico alla Sancaltaldese con un 3 4 3 iper offensivo (che subito poteva dare la svolta: al 48’ traversa di Liga appena entrato) e l’Akragas che potrebbe – ma non lo fa – sfruttare tre o quattro contropiede che avrebbero potuto – e dovuto – chiudere la partita. L’unico che crea pericolo è Trombino in apertura della ripresa con un diagonale che Dolenti controlla. Fino all’81’ non succede sostanzialmente nulla: la Sancaltaldese prova ad avvicinarsi alla porta, ma Russo e Rechichi tengono in piedi la difesa a tre dell’Akragas che non soffre praticamente mai. I biancazzurri però non la chiudono e quindi, vai e vai, la Sancataldese all’81 con una bella azione di Durmush accorcia. Il 9 nisseno, non brillantissimo per tutta la partita, diventa il terrore per i 1500 dell’Esseneto. Prima, come detto accorcia, e poi tra il 95’ e il 96’ trova solo uno spettacolare Sorrentino a negargli il gol del pari che per l’Akragas sarebbe stata una vera beffa.

Per i biancazzurri c’è da salvare il risultato, la voglia di portarlo a casa e pure la “garra”, ma sul gioco c’è ancora molto, moltissimo, da fare anche se va detto che non c’erano né Llama in panchina per noie muscolari e Grillo squalificato dopo la corrida disastro di Locri.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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