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L’Akragas ci mette cuore e testa e cala il tris al Locri: la salvezza è a portata di mano

Dopo l'iniziale vantaggio dei calabresi, nella ripresa Grillo, Litteri e Cipolla ribaltano il match. E Coppa indovina tutti i cambi

Di Fabio Russello |

L’Akragas fa un passo da gigante verso la salvezza con un successo importante e cercato con il cuore e con la testa sul Locri. Un match che alla vigilia era già stato dipinto come decisivo o quasi e che si è rivelato più complicato di quanto l’Akragas si aspettasse.

Possesso palla sterile nel primo tempo

Questo perché, nella prima parte del primo tempo, nonostante un possesso palla costante i biancazzurri non hanno mai creato occasioni nitide da gol. Anzi, ne hanno creata una sola con un immarcabile e inarrestabile Andrea Di Mauro che semina avversari ma cerca il gol da posizione impossibile. Colella, portiere del Locri, ci mette una pezza e mette in angolo. Ma sull’angolo battuto non esattamente che ci si aspettava l’Akragas ha il torto di spingersi tutta – e dico tutta – in avanti beccando un contropiede letale: l’ex Leveque si fa settanta metri di corsa, Sanseverino scivola e non può neanche affidarsi al fallo tattico, palla a Costa che in realtà tira addosso a Sorrentino, ma una deviazione di Garufo beffa l’Akragas e gela l’Esseneto. Il tecnico agrigentino non cambia l’assetto tecnico anche perché il Locri non è mai pericoloso. La difesa resta a quattro e al posto dello squalificato Rechichi in mezzo ci finisce Puglisi con Caramanno e Inzerillo a fare gli esterni, Garufo e Sanseverino in mezzo, Di Mauro largo a destra, Di Stefano a sinistra e Grillo libero di spaziare per tutto il fronte offensivo dietro un ritrovato Litteri.

Litteri recuperato sembra un altro giocatore

L’attaccante che fisicamente sembra recuperato gioca decine di palloni, fa sponde per i compagni, scatta. Sembra un altro. E infatti è il centravanti biancazzurro che sul finire del primo tempo è dentro le due occasioni biancazzurre: prima una sponda per Di Stefano e poi su rilancio di Sorrentino quando arrivato stremato davanti la porta del Locri spara in curva. Ci sarebbe anche una bella azione di Andrea Di Mauro che fa sempre tutto bene, meno che quando è davanti la porta. Se diventa più concreto lui in serie D non c’entra niente ed è destinato ad altri palcoscenici.

Nella ripresa Coppa tira fuori il coniglio dal cappello

Il tempo si chiude col Locri avanti 1 a 0 suo malgrado e con l’Akragas che ha il merito di non innervosirsi e di cercare di riprenderla. Marco Coppa cambia assetto. La difesa diventa a tre esce Inzerillo ed entra Ruffino (all’esordio) ed è una specie di 3 4 1 2. Ed è proprio Ruffino che offre a Grillo l’assist per il pareggio: il fantasista agrigentino insacca in diagonale quando siamo al 54’ e si capisce che la partita è girata nel verso biancazzurro. Quindi entra Ruffino e fa l’assist per Grillo, ma entra anche Marrale che crea scompiglio nell’area del Locri. Sta di fatto che intorno al 20′ della ripresa Di Mauro è falciato in area di rigore. Il penalty è trasformato da un freddissimo di mente ma caldissimo di piede Litteri. Il 2 a 1 è manna dal cielo. Quando si fa male Caramanno, Costa deve ridisegnare la difesa che torna a quattro arretrando Sanseverino e con Di Mauro che finisce sulla fascia destra (e si mangia un altro gol). Il 3 a 1 che chiude tutto arriva all’83’: calcio d’angolo e palla deviata in rete da capitan Cipolla. E all’Esseneto è festa grande.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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