SELINUNTE (AGRIGENTO). Nuovi percorsi nel Parco Archeologico di Selinunte, tra visite guidate, letture e performance teatrali prima di concludere la serata con la tragedia «Troiane» di Seneca con la traduzione e drammaturgia di Fabrizio Sinisi e la produzione Laros di Gino Caudai.
«Crepuscolo a Selinus, lo spettacolo al Tramonto» è il titolo del nuovo evento ideato dal neo direttore del Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, l’architetto Bernardo Agrò, e destinato a diventare un format che verrà replicato la prossima stagione estiva. L’appuntamento è per domenica 29 settembre, alle 18, all’ingresso dell’area archeologica. L’iniziativa si inserisce nelle Giornate Europee del Patrimonio, con la partecipazione attiva delle Associazioni culturali di Castelvetrano e Selinunte «Club per l’Unesco» e «La Rotta dei Fenici».
Gli attori accompagneranno il pubblico in una visita che attraverserà i luoghi più significativi del Parco archeologico più grande d’Europa, dai resti dei templi fino all’acropoli. Le tappe del percorso saranno scandite da alcune letture e perfomance teatrali. Al termine della visita guidata, che si concluderà con l’osservazione del tramonto, sarà possibile degustare i vini dell’azienda Settesoli, che ha impiantato un vigneto didattico all’interno dell’area archeologica, e il pane nero di Castelvetrano prodotto dal Consorzio Ballatore con i grani antichi coltivati sempre all’interno del Parco.
Il clou della manifestazione alle 21 con lo spettacolo “Troiane” di Seneca, una messa in scena suggestiva sullo sfondo delle colonne del tempio di Hera. Lo spettacolo, per la regia di Alessandro Machìa, vede tra gli attori protagonisti Paolo Bonacelli, Edoardo Siravo, Alessandra Fallucchi, Marcella Favilla, Silvia Degrandi, Cecilia Zingaro e Gabriella Casali.
«Condividere spazi e percorsi inediti – dice Bernardo Agrò – costituisce la nuova mission, unitamente al restauro filologico dei percorsi e degli spazi museali che caratterizza l’area monumentale del parco. Qui anche i visitatori anche più assidui scoprono spazi e scorci nuovi, con un coinvolgimento esperienziale di notevole livello che genera consapevolezza alla bellezza: Architettura e paesaggio, Archeologia e singolarità naturalistiche, il tramonto osservato e assaporato dalla terrazza dell’Acropoli».