Ieri mattina nei locali dell’Istituto Scientifico “Leonardo” di Agrigento, si è tenuto l’inizio dei lavori del progetto“ La Cultura dell’accoglienza. L’accoglienza della Cultura”, promosso da Coopculture per il Polo culturale di Agrigento. L’iniziativa nata lo scorso anno con visite incontro al museo Archeologico Pietro Griffo e alla Valle dei Templi con giovani studenti del Liceo Leonardo e giovani migranti minori non accompagnati, ha riscosso un notevole successo per la condivisione culturale e l’integrazione. Questa seconda edizione in cui ci saranno una serie di elementi nuovi, vede come protagonisti i ragazzi dello SPRAR “La Mano di Francesco” e la comunità per minori non accompagnati “Delfino” di Agrigento unitamente agli studenti delle classi dello stesso istituto. Alla presenza della Preside Enza Ierna e del Sindaco Lillo Firetto con la partecipazione della Guardia di Finanza che hanno aperto i lavori sono giunti i saluti del Prefetto di Agrigento Dario Caputo e del Direttore del Parco Archeologico della Valle dei Templi Giuseppe Parello I ragazzi hanno riflettuto su come il nostro Patrimonio Culturale sia di esempio di una cultura antica basata sull’accoglienza. Diverse sono infatti le testimonianze presenti sul nostro territorio che dimostrano l’ integrazione tra persone che non provengono dallo stesso posto. Il progetto prevede una comunicazione nuova ed innovativa dei luoghi della cultura agrigentini attraverso anche la realizzazione di un Musical. La musica è un linguaggio internazionale che supera le barriere culturali e diventa strumento di crescita personale per i partecipanti e per coloro che verranno ad applaudirli. I ragazzi si occuperanno dell’organizzazione e della produzione dello spettacolo. Diversi sono gli incontri previsti, dove si impartiranno delle vere e proprie lezioni erogate da operatori culturali e da professionisti ciascuno per ogni settore. In questo modo oltre che a dare una formazione sul campo della didattica museale e sulla mediazione culturale, si offriranno ai ragazzi una serie di competenze che verranno poi applicate sul campo per far in modo che lo spettacolo possa avere tutte le figure essenziali per la messa in scena, ma anche una comunicazione adeguata, attraverso la creazione di un vero e proprio ufficio stampa. Piena soddisfazione da parte della Preside Ierna, che si ritiene fiduciosa sul fatto che tutto ciò possa aprire ad una società che faccia dell’integrazione un valore e non uno strumento di divisione che incentivi la cultura dell’odio cui in questi giorni stiamo assistendo.