Un caso di razzismo persino ostentato e denunciato ad Agrigento. Si tratta di due persone – sembra dei turisti – che si erano appena seduti al ristorante Ginger People&Food: «Scusi, la proprietaria è di colore?». Alla risposta affermativa si sono alzati e se ne sono andati. Il fatto è che la “proprietaria di colore” nonché chef è Mareme Cissè, originaria del Senegal che nella sua carriera ha vinto premi e riconoscimenti e che è campionessa (letteralmente: ha vinto concorsi) nella preparazione del cous cous.
La vicenda è stata denunciata da Carmelo Roccaro, presidente della cooperativa sociale Al Karhub che gestisce il ristorante. Roccaro sui social ha scritto una lettera alla donna “protagonista” dell’accaduto: “Sei entrata di fretta, con il tuo compagno. Sei stata accolta con il sorriso dalla nostra Karima, addetta di sala, ragazza di seconda generazione, grande lavoratrice, che ti ha fatto accomodare dove volevi tu. Dopo qualche minuto ti ho visto alzare da tavola, disturbata, e dirigerti verso l’uscita. Ti sono venuto incontro per capire cosa stesse succedendo ma non mi hai degnato di uno sguardo e, alquanto seccata, non hai neanche risposto al mio saluto e sei andata via, così». E’ stata Karima a spiegargli quanto era accaduto:
«Dopo avere visto il menù la signora mi ha chiesto se per caso la proprietaria del ristorante fosse una signora neg…di colore. E alla mia conferma si è alzata dicendo che non voleva più cenare qui…». «Io sono uscito – ha aggiunto Roccaro – e ti ho seguito mentre risalivi in macchina e andavi via, evitando di guardarmi, mentre costringevi il tuo compagno ad una improbabile inversione ad U. Io non conosco chi sei, la tua storia, i tuoi problemi e non oso nemmeno giudicarti. So solo che ho sentito una grande tristezza nel cuore. Ieri sera ho preso consapevolezza di quanto profondo e radicato sia questo sentire che emerge dal lato oscuro delle persone. Ma, ti sembrerà strano, ieri io ti ho anche ammirato. Ti ho ammirato perché hai avuto la coerenza di dire quello che tante persone, concittadini, amici pensano ma non hanno il coraggio di ammettere. Non importa se si tratta di spazzatura, ma lo hai detto, hai fatto uscire quello che si nasconde dentro di te, sei stata, a tuo modo, sincera».
Tra le solidarietà quella dell’ex sindaco Calogero Firetto