Diversi imprenditori del settore della cerimonia nuziale quali negozi di abbigliamento, calzature, sale trattenimento, fiorai, fotografi, arredamento, costretti, loro malgrado, a restare chiusi, si sono riuniti recentemente per analizzare la situazione di sofferenza del settore e avanzare proposte concrete alle Autorità.
Una loro delegazione, a tal fine, si è incontrata domenica 24 gennaio con l’Assessore agli Enti locali Marco Zambuto, il quale mostrando sensibilità e interesse per gli argomenti discussi, ha promesso di riferire al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, le varie problematiche che hanno provocato, nel corso degli ultimi 12 mesi, le normative di contenimento della diffusione del Covid-19, soprattutto le più recenti.
La delegazione ha sottolineato, tra l’altro, diverse incongruenze non comprendendo come mai diverse attività assimilabili alle loro rimangono aperte nonostante si sia in zona rossa.
Enzo Barone, portavoce della delegazione fa osservare che: “Tutte le nostre attività hanno già attuato da tempo tutte le prescrizioni per garantire l’apertura delle attività in piena sicurezza e non si capisce perché la divisione in zone attuata a livello regionale non possa applicarsi anche per porzioni di territorio più piccole come province o comuni, considerando il fatto che per esempio Agrigento, pur avendo indicatori molto bassi subisce le medesime classificazioni di aree o province dove i contagi sono molto più numerosi e il pericolo di contaminazione certamente più rischioso”.
L’assessore Marco Zambuto ha dichiarato “Ho rappresentato in Giunta l’incontro avuto con operatori commerciali, rappresentanti di alcune categorie merceologiche, calzature, abbigliamento uomo e donna, wedding, penalizzate dal DPCM del Presidente del Consiglio dei Ministri che impone la chiusura di queste attività nelle zone rosse. Tale scelta rappresenta una grave e ingiusta penalizzazione nei confronti delle predette attività economiche.
La Giunta di Governo Regionale condividendo queste legittime richieste ha manifestato la volontà di venire incontro loro attraverso alcune misure in corso di elaborazione”.
Il comitato degli imprenditori riponendo la massima fiducia nelle Istituzioni regionali resta in attesa di concrete soluzioni considerato anche l’autonomia statutaria della Regione Siciliana.