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Grido d’allarme delle imprese agricole: si rischia di perdere i fondi europei

Di Gaetano Ravanà |

Un forte grido di allarme giunge da oltre 100 imprese agricole siciliane,  che insieme a   migliaia di dipendenti, rischiano di non poter mettere in pratica i loro progetti di investimenti nel campo agricolo a causa della mancanza di fondi di un bando del Programma di Sviluppo Rurale PSR 2014/2020 emanato dalla Regione siciliana,  a valere sui fondi europei destinati proprio all’innovazione in agricoltura.

Il grido di allarme arriva dalle stesse imprese, alcune delle quali si sono esposte economicamente per portare avanti progetti dietro l’impegno da parte pubblica di un intervento in tempi rapidi. 

La vicenda che ha dell’incredibile parte dal bando della misura 4.1 del Piano di sviluppo rurale 2014-2020. Un bando destinato all’innovazione nelle aziende con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro a fronte dei 235 iniziali. I 135 milioni mancanti la Regione li ha usati per pagare gli impegni assunti con la vecchia programmazione e non conclusi a causa delle lentezze burocratiche dell’amministrazione. Al bando hanno partecipato oltre 2600 aziende, ma in graduatoria sono arrivati 620 progetti cantierabili e finanziabili. Per finanziarli tutti sarebbero necessari 425milioni di euro. Una situazione balzata subito agli occhi degli operatori del settore e portata all’attenzione dell’amministrazione regionale e in particolare dell’assessore e del dirigente generale che in più incontri hanno fatto sapere ufficialmente e dichiarato anche alla stampa che il bando sarebbe stato integrato con altre risorse. A fronte della richiesta delle aziende di ripristinare almeno la dotazione iniziale di 235 milioni arrivava la promessa di un incremento di altri 100 milioni di euro. Promessa a cui e’ seguita una votazione all’Assemblea Regionale Sicilia, dove lo stesso Assessore all’Agricoltura Bandiera, con la maggioranza dei voti  dell’aula, ha votato in maniera favorevole. ( Riferimento  67ma discussione all’ARS del 3-4 Ottobre 2018).

Questi soldi permetterebbero di far passare da 100 a 240 i progetti finanziati dando respiro al settore e speranze alle aziende giovani e con progetti interessanti. A fronte di questo impegno alcuni imprenditori hanno dato il via alla prima fase del loro progetto contando sull’amministrazione. Ma a fronte delle dichiarate intenzioni il bando rimane fermo ai suoi 100 milioni che finanziano un centinaio di progetti. Questo a fronte del fatto che la Sicilia in questo settore ha restituito all’Europa per carenza di capacità di spesa 356 Milioni di Euro della scorsa programmazione e 380 milioni della programmazione precedente.

I soldi ci sono, si possono prelevare dal fondo di sviluppo e coesione che ha gli stessi obiettivi anche perché molti dei progetti finanziabili con quel fondo non hanno progettualità operativa e si rischia anche lì di perdere le somme.

Le imprese fanno appello al Presidente della Regione Nello Musumeci perché intervenga personalmente nella vicenda e metta una parola di chiarezza definitiva anche per bloccare un possibile contenzioso già iniziato con 29 ricorsi straordinari proprio al Presidente della Regione e numerosi ricorsi al TarCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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