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Giro di prostituzione ad Agrigento: intera famiglia dinanzi al Gup

Di Gaetano Ravanà |

A causa di una notifica non andata buon fine è slittata al 4 maggio prossimo l’udienza preliminare, davanti al Gup del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, per i tre componenti di una famiglia, accusati di avere gestito alcune case di prostituzione nel centro storico della città.Il pubblico ministero Elenia Manno ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio per Emanuele Pace, di 67 anni, la moglie Pierina Micciche’, di 63 anni, e del loro figlio Vasilij Pace, 30 anni. Sono accusati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. I tre sono difesi dagli avvocati Giuseppe Lo Dico, ed Emilio Dejoma.

L’inchiesta denominata “Bed & Babies”, ovvero “letto e bimbe”, è stata condotta sul “campo” dal personale della squadra Mobile di Agrigento, e coordinata dalla locale Procura della Repubblica (procuratore capo Luigi Patronaggio). Le indagini erano iniziate, l’anno scorso, in seguito alla denuncia presentata da una prostituta, la quale, sarebbe rimasta vittima di un tentativo di pestaggio per avere, secondo il suo racconto, chiamato i carabinieri per sedare un litigio avuto con una trans, e un’altra escort. In circa otto mesi di indagini gli agenti hanno contato ben 260 clienti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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