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Falsi braccianti, sequestrati 71 mila euro a azienda agricola di Palma di Montechiaro

La Procura di Agrigento ha ottenuto dal gip il provvedimento: indagini coprono il periodo tra il 2016 e il 2020 

Di Redazione |

Il gip del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha disposto – accogliendo la richiesta del procuratore capo facente funzioni Salvatore Vella – il sequestro preventivo per equivalente di 71.272,29 euro a carico del titolare dell’azienda agricola «Contino Calogero» di Palma di Montechiaro e di 10 presunti «falsi» braccianti agricoli.

L'inchiesta della Procura è, secondo l’accusa, su una «truffa aggravata e continuata per il conseguimento – rendono noto dal palazzo di giustizia – di erogazioni pubbliche nei confronti dell’azienda agricola «Contino Calogero», nonché nei confronti dei presunti falsi lavoratori agricoli, che prestavano servizio nella stessa ditta. Il sequestro di beni e conti correnti, imputabili agli indagati è stato eseguito da personale della tenenza Guardia di finanza di Licata».

Il gip «ha riconosciuto la sussistenza del 'fumus' del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ipotizzato dal pm, fondato sull'attività d’indagine svolta e sui documenti acquisiti dall’Ispettorato nazionale del lavoro di Agrigento. In particolare, «si ipotizza che dal 2016 al 2020 Contino Calogero – scrive Vella – ha assunto fittiziamente almeno 10 braccianti agricoli. Tali falsi braccianti presentavano successivamente domande di disoccupazione agricola, domande di percezione degli assegni per il nucleo familiare, malattia e maternità e domande di indennità Covid-19, percependo così erogazioni non dovute per complessivi 71.272,29 euro, con danno per l’Erario pubblico».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA