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Evento al Caos: in scena Il Berretto a Sonagli

La regia è di Francesco Bellomo con Gianfranco Jannuzzo e Gaetano Aronica

Di Gaetano Ravanà |

Un classico pirandelliano di sempre: “Il Berretto a Sonagli”, per la regia di Francesco Bellomo, con Gianfranco Jannuzzo, Gaetano Aronica, Emanuela Muni, Francesco Mirabella, Margherita Patti, Veronica Rega, Cecilia Guzzardi e Martina Difonte. Prodotto da Francesco Bellomo, lo spettacolo andrà in scena il prossimo sabato 25 giugno, alle 21, ai piedi della Casa Natale Luigi Pirandello, piazzale Caos ad Agrigento. L’incontro inaspettato e casuale, che ha reso possibile la “reunion” degli agrigentini, si è immediatamente trasformato in un punto di forza per lo spettacolo, come racconta il regista Francesco Bellomo: “L’avere avuto l’intuizione di mettere insieme Jannuzzo ed Aronica in uno dei capisaldi della drammaturgia pirandelliana è per me un motivo di orgoglio e di merito. Non ci vogliamo rapportare con edizioni precedenti, ma ritengo, senza presunzione, che questa edizione, che parla tutta agrigentino, sia originale. Lo spettacolo ha un livello qualitativo e recitativo che ben si inserisce in un clima ed in una lettura registica priva di eccessi. La risata non va suscitata, ma nel momento in cui c’è sorge spontanea. Tutti i personaggi sembrano disegnati secondo una filodrammaturgia cara a Pirandello”. Bellomo, poi, conclude: “Tre grandi eventi in un’unica serata: la celebrazione dell’anniversario della nascita di Luigi Pirandello, dieci anni di rappresentazioni del mio Berretto a Sonagli e la chiusura della stagione del Teatro Pirandello”.

Gianfranco Jannuzzo, che nello spettacolo interpreta Ciampa, aggiunge: “Avrò l’onore di recitare il testo davanti la casa natale di Luigi Pirandello, festeggiando, così, i dieci anni continuativi di repliche. E’ un’occasione meravigliosa! Per caso mi ritrovo insieme con amici agrigentini in uno straordinario testo di teatro. Per me Francesco Bellomo significa Pirandello; con lui, infatti, ho già recitato in Liolà. Poi c’è anche un mio carissimo amico, Tano Aronica. Non nascondo la mia grande emozione nell’interpretare il ruolo che fu il cavalo di battaglia di Turi Ferro, Salvo Randone, Eduardo De Filippo e Paolo Stoppa. A Jannuzzo fa eco Aronica che, citando Leonardo Sciascia, sottolinea la casualità dell’incontro artistico: “ Ci sono state diverse casualità e coincidenze che hanno portato a questo incontro di giurgintani. Nello spettacolo interpreto Fifì, un personaggio interessante che mi piace molto perché rappresenta quella sicilianità sonnolenta e sorniona che appartiene a tutti noi”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA