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Elezioni ad Agrigento, Franco Miccichè si rituffa in pista

Di Gaetano Ravanà |

Il 4 ottobre si andrà a votare anche ad Agrigento per eleggere il nuovo sindaco e il consiglio comunale. A causa del Covid-19 sono saltate le amministrative dello scorso mese di maggio a marzo scorso era stata fermata la campagna elettorale che è ripartita stamani.

È stato il candidato sindaco, Franco Miccichè che in una nota stampa conferma la sua candidatura.

“Nell’autunno scorso – dice – una qualificata coalizione ha proposto la mia candidatura a sindaco di Agrigento, cosa che avevo accettato di buon grado convinto allora, come lo sono ancora, che la città avesse bisogno di un cambiamento di rotta. Dall’inizio del lockdown legato all’emergenza Covid, tuttavia, ho preferito rimanere in silenzio poiché ero cosciente che le ripercussioni sanitarie, economiche e sociali della pandemia sarebbero state tali da rendere inopportuno non solo fare campagna elettorale, ma anche semplicemente “parlare di politica”. Tra l’altro il mio impegno in quei giorni bui, con le visite a Porto Empedocle ai migranti che giungevano sulle nostre coste, mi hanno fatto riflettere sulla delicatezza di quei momenti.  Durante il lockdown, ci sono state voci più o meno autorevoli che ci spingevano a riflettere. Ci hanno ricordato che “siamo tutti sulla stessa barca” e che non abbiamo altra scelta rispetto a quella di remare tutti nella stessa direzione con la ferms volontà di cambiare rotta. Oggi, in un momento in cui il peggio sembra passato, non possiamo permetterci di dimenticare ciò che abbiamo vissuto come comunità e che potremmo trovarci a rivivere se il virus, che ricordiamo non ha ancora un vaccino, dovesse ripresentarsi prepotentemente nei prossimi mesi. In ogni caso le conseguenze economiche e sociali della pandemia sono già tali che il prossimo futuro avrà bisogno di essere affrontato con serietà e autorevolezza per tentare, con la forza dell’unità, di avviare le politiche di concreta trasformazione che questo contesto storico ci richiede. La pesante crisi che ha investito anche la nostra città, necessita di una visione progettuale lungimirante che si sviluppi attraverso una forte e convita azione sia politica che programmatica. Il gruppo di amici che mi sorregge in questa delicata esperienza, mi richiama a pensare in grande per la nostra città. Non è più tempo di maquillage o di slogan privi di contenuti, che Agrigento ha già avuto modo di sperimentare sulla sua pelle e per i quali ha pagato e continua a pagare… un prezzo altissimo. Abbiamo bisogno di un Sindaco, di una guida e di una compagine di governo capaci innanzitutto di dialogare e fare squadra. Le sfide che in autunno le città si troveranno ad affrontare sono radicalmente nuove rispetto al passato: partecipative, educative, ecologiche, economiche, bioetiche e solidali. Occorre, quindi, individuare soluzioni innovative per le emergenze, dai rifiuti e ai trasporti, sapendo che non abbiamo molte risorse e che le crescenti diseguaglianze imporranno nuovi modelli di economia circolare da applicare alla nostra comunità nell’ambito di un’idea di politica neoumanista che ponga l’Agrigentino e i suoi bisogni al centro del nostro progetto di rilancio della nostra amata comunità. Ritengo indispensabile – conclude Miccichè – giungere a un’alleanza tra istituzioni, imprese, sindacati e società civile. Sarà indispensabile pensare anche a una innovativa cooperazione pubblico-privato, seppur con regole rigorose e trasparenti. Occorrerà avere accanto guide politiche che sappiano dare indirizzi, esperti e tecnici disponibili a collaborare per studiare nuove soluzioni, manager per dare attuazione a progetti strategici e fare fronte alle emergenze economiche derivanti dalla crisi che investe la nostra comunità cittadina e il Paese tutto. Invito i potenziali alleati, aldilà degli steccati ideologici, a superare le logiche stantie di una geografia partitica ancorata a impostazioni del passato, per scrivere insieme una nuova pagina per questa nostra terra che profondamente amiamo. Non possiamo che continuare nell’attuazione del modello del progetto civico che in tanti consideriamo il percorso più coraggioso, forte ed efficace che una comunità politica possa esprimere per fronteggiare questi tempi di crisi.  Auspico, infine, che si possa pervenire ad una nuova stagione nella quale il “NOI” “PREVALGA SULL’IO” e quindi anteporre il bene della città alle legittime aspettative di ciascuno o di pochi. Siamo aperti ad arricchire la nostra coalizione di ulteriori risorse umane per consolidare definitivamente il progetto civico che qualche mese fa abbiamo immaginato, al di là degli asfissianti schemi politici regionali e nazionali nei quali qualcuno vorrebbe imbrigliarci. Se questi saranno i presupposti di un nuovo tipo di amministrazione e di visione futura, allora sarò il primo a metterci la faccia insieme a chi vorrà dare un valido contributo alla nostra Agrigento”. 

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